“Trafitti i morbidi petali” la poesia del 18enne peschierese Marco Alfarano dedicata a “Norma Cossetto”

I progetti migliori saranno premiati il 10 febbraio 2019, in Regione Lombardia durante la celebrazione della Giornata del ricordo dei Martiri delle Foibe

Marco Alfarano scrive una poesia per Norma Cossetto scomparsa 76 anni fa

Marco Alfarano scrive una poesia per Norma Cossetto scomparsa 76 anni fa

Lo studente del Primo Levi di San Giuliano Milanese ispirato dal Film Red Land

Il concorso: «Gli altri italiani: memorie e silenzi sulle vittime dell'esodo di massa d'Istria, Fiume e Dalmazia», riservato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado della Lombardia organizzato dalla Regione, ha visto la partecipazione di Marco Alfarano, 18 anni di Peschiera Borromeo. Il giovane frequenta il 5° anno del Liceo Linguistico Primo Levi di San Giuliano Milanese e si è già distinto in numerosi contesti letterari di prestigio. Marco Alfarano ha a cuore il ricordo e il rispetto della verità sul drammatico evento che avvenne nella Dalmazia e Venezia Giulia nell’immediato dopoguerra, ha voluto rievocare  il dolore e l’angoscia di quel periodo tramite la poesia, partecipando la Concorso indetto dalla Regione Lombardia  sul 10 Febbraio, Giorno del ricordo dei Martiri delle Foibe. Una poesia intitolata al simbolo che riecheggia i violenti movimenti partigiani jugoslavi , la giovane studentessa Norma Cossetto. Ispirato dal film Red Land, Marco ha voluto far rivivere nella poesia la purezza e la semplicità di una ragazza che viveva la sua vita con aspettative molto simili ai giovani di oggi: l’impegno per lo studio, la ricerca di un futuro migliore, i momenti di svago e l’emozione dell’amore. La sua adolescenza però ad un tratto viene interrotta bruscamente con un epilogo tragico. È  proprio la crudeltà efferata che si accanisce sulla giovane donna a scuotere la coscienza dell’autore che si domanda il perché di tanta violenza. Sensibile ai temi della violenza contro le donne, Marco ha saputo cogliere il ricordo lasciando comunque un messaggio di speranza e di amore in sua memoria.

Trafitti i morbidi petali (in ricordo di Norma Cossetto)


Timidamente in terra rossa
s’udì il gemito
d’una giovine madre
in preda allo straziato ricordo
di affetti recisi.
Innocenti
occhiate curiose d’un bimbo
sfociaron lagrimanti
in tumulate tragedie.

Una fanciulla espanse un tacito sibilìo
dalle voragini della terra:

«Rassegnata m’inoltro
nei dedali della memoria
soffocato il mio respiro
oppressa la mia vita
vo vagando speranzosa
qual esiliato spirto d’amore.
Giorni interi supplicando
interminabili notti
ove l’uomo rinnegò pietà
macchiando di sangue
il Mio sacro manto virgineo
ritrovato il mio macello nella cupa foiba
trafitti i morbidi petali del concepimento
con corteccia d’albero
e ancor la vostra pelle non allude al Mio tormento.
Greve il mio corpo tenero
deformato da carni ammassate
vittime d’una storia dispersa
nell’insensibilità umana.

Perché allor tu “erudito”
inumi le voci dell’anima
nelle foibe dell’Ego
nell’oblio del tempo
radiando questo sì caro dolce sentire
se pur il bimbo piange?
Fossi donna oggi
vivrei quale anfora traboccante di sentimenti,
discosta dall’indifferenza
baratro dell’umanità».

Tra polvere fine
così scomparve
nei gelidi silenzi del tramonto…

Marco Alfarano – 5 A Liceo Linguistico Primo Levi – San Giuliano Mianese (Mi)
Norma Cossetto

Norma Cossetto Nata a Santa Domenica di Visinada, 17 Maggio 1920 - Assassinata a Antignana o foiba di Villa Surani, 4 o 5 ottobre 1943