I primi 100 giorni dell’Amministrazione Molinari

Esprimere giudizi sull’operato di un’amministrazione su un periodo di quattro mesi è difficile ma lo si deve fare soprattutto tenendo conto di quanto promesso in campagna elettorale. Si può sicuramente dire che l’amministrazione Molinari si è caratterizzata nei suo primi cento giorni per un eccesso di esposizione mediatica: TGiunta, il Basilisco d’oro per premiare le benemerenze della città, numerosi comunicati stampa tra cui il ripristino dei servizi igienici al mercato e il saluto agli studenti per il primo giorno di scuola, la definizione dei consiglieri di frazione, atto inutile in quanto i consiglieri dovrebbero già svolgere quel ruolo, (vedere i casi eclatanti del passato tra cui Grioni a Linate e Galimberti a Mezzate). Sono invece rimaste irrisolte le situazioni più spinose come la chiusura del poliambulatorio, i migranti, la casa dell’acqua, le situazioni pendenti di Linate e San Bovio (per queste serve più tempo ma non è chiaro cosa si voglia fare in merito) nonché il mancato rispetto di quanto promesso ai cittadini durante la campagna elettorale. L’attuazione del piano amministrativo è legato a 14 punti da farsi nei primi cento giorni di governo. Di quei punti solo tre sono stati completati tra cui il piano di diritto allo studio, che è un atto amministrativo che viene discusso ogni anno in Consiglio Comunale, mediamente entro ottobre, e che in questo caso copiava in modo pedissequo il piano del diritto allo studio dell’amministrazione Zambon con un elemento di debolezza riguardante il risparmio strutturale fatto dalla precedente amministrazione e non investito nel piano di quest’anno da questa amministrazione. Qualcosa sembra si stia muovendo sul fronte migranti perché il prefetto ha ufficializzato la sua posizione di pensare ad un piano di accoglienza diffusa, purtroppo la lettera del Sindaco al prefetto evidenzia una posizione di debolezza, di incompletezza, sembra che si stia navigando a vista in balia degli eventi. Un’altra considerazione la faccio sulla capacità dei consiglieri di maggioranza nel sostenere, durante la discussione in consiglio, le delibere della stessa maggioranza: mi sembrano francamente inesperti e impreparati. Nessuno ha la capacità di intervenire a braccio e solo in qualche caso, avendo preparato l’intervento in anticipo rispetto alla data del consiglio, si riesce a sentire il parere di qualche esponente consigliere di maggioranza. Ma i pochi interventi ascoltati sono abbastanza insipidi e danno poco rilievo alle proposte della maggioranza, però come soldatini alzano sempre la mano in modo compatto e preciso.
Quando ci si impegna in politica, soprattutto a livello locale, si devono trovare soluzioni praticabili che risolvono i problemi dei cittadini, tutte le altre posizioni in merito sono solo folklore. Io mi auguro, nell’interesse dei cittadini di Peschiera Borromeo, che questa amministrazione sia in grado di fare uno scatto in avanti sul piano della concretezza delle proposte. Nel contempo mi auguro che l’opposizione sia in grado di evitare di andare a traino della maggioranza, come è sempre capitato, ma faccia proposte raggiungibili, quantificabili e misurabili che affrontino i problemi dei cittadini e diano soluzioni agli stessi. Se maggioranza e opposizione avranno la capacità di  trovare un punto d’incontro allora quell’arte nobile che è la politica troverà il suo apice in consiglio comunale, in caso contrario assisteremo al teatrino della politica e probabilmente questo sarà il peggiore degli ultimi anni.
“In democrazia nessun fatto di vita si sottrae alla politica” - Gandhi
Moreno Mazzola