La politica locale deve fare un salto di qualità

Il livello degli insulti non ha mai raggiunto simili apici, mi sembra di rivedere cosa accadeva all’inizio degli anni 2000 ma più in grande

Moreno Mazzola

Moreno Mazzola

Il termine politica deriva dal greco pólis (città-Stato) per indicare l'insieme delle cose della "città", gli affari pubblici (res publica) e, insieme, la conoscenza della cosa pubblica e l'arte del loro governo. Quindi originariamente e in senso proprio la politica non indica l'esercizio di un potere qualsiasi sugli uomini, ma solo quel tipo di potere che esercitandosi su uomini liberi e uguali si fonda sul loro consenso e ha per fine il bene non solo dei governanti, ma anche dei governati. La politica è stata considerata come una dimensione naturale dell'uomo, la sola che garantisca le condizioni entro cui può realizzarsi la pienezza della vita umana. Voglio soffermarmi anche su un altro concetto che è quello legato alla concezione machiavellica “il fine giustifica i mezzi”. Vorrei permettermi una piccola precisazione: Machiavelli non ha mai detto questa frase che tutti gli attribuiscono. Sono secoli che gli si attribuisce questa frase ma non è stata mai detta da Machiavelli e in nessuna opera di Machiavelli sta scritto così. Machiavelli dice una cosa diversa, e cioè che, se si vuole ottenere un determinato fine, occorrono mezzi idonei ad ottenere questo fine. Che poi i mezzi possono essere cattivi e il fine possa essere buono, questa è un'altra questione. Ma quella di Machiavelli è innanzi tutto la questione della pertinenza e congruenza del mezzo rispetto al fine che si vuole ottenere. Da questo concetto riprendo un ragionamento su quanto sta accadendo a Peschiera Borromeo e ai mezzi che si stanno adoperando per ottenerne evidentemente un fine. Probabilmente mediante l’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione c’è anche un’esposizione maggiore che in passato, ma il livello degli insulti non ha mai raggiunto simili apici, mi sembra di rivedere cosa accadeva all’inizio degli anni 2000 ma più in grande, evidentemente sinonimo che si pratica ancora una modalità del confronto politico di stampo vetusto. Non si cerca di entrare nel merito delle differenti posizioni ma le si derubrica con insulti e denigrazioni, questo vale per opinioni e articoli come quelli apparsi sui giornali locali, su Voce Democratica o su Facebook dove pseudo politici fanno i censori senza avere conoscenza di quanto esposto o vedendole solo attraverso dei filtri polarizzati sulla propria posizione. Da parte dei cittadini è giusto e corretto che si metta in discussione il politico ma un conto è la critica, un conto sono gli insulti. A livello di politica locale bisognerebbe avere la capacità di far fare un salto di qualità al confronto politico nell’interesse dei cittadini uscendo da una logica di autoreferenzialità delle singole posizioni; sono convinto che questo sarà difficilmente attuabile perché andare avanti con gli insulti al fine di aumentare la propria rendita di posizione è molto più facile e anche meno faticoso, mi auguro di sbagliarmi e di vedere segnali positivi in tal senso.
“I pensatori della politica si dividono generalmente in due categorie: gli utopisti con la testa fra le nuvole, e i realisti con i piedi nel fango” - George Orwell

Moreno Mazzola