Peschiera: Zambon non fa retromarcia, pronto all’epurazione in Giunta, ma il rischio è la sfiducia in Consiglio

La strada è segnata, altri Consiglieri sono pronti a seguire Baratella e Capriglia, se non si cambia “ritmo”

Se “Peschiera Riparte” staremo a vedere, intanto è ripartita la speranza  di una politica migliore vicina alla gente che non si piega ai giochi di potere dei mestieranti della politica. Una politica che tiene ben presente il bene comune, pronta a votare anche mozioni dell’opposizione se necessarie a migliorare l’amministrazione della città. Anna Baratella è la donna più votata del Partito Democratico con 236 voti, Giancarlo Capriglia il più giovane dei Consiglieri eletti e ha rastrellato  119 preferenze,  fanno parte di quei giovani che sono stati l’anima del rinnovamento, che ha portato il PD di Matteo Renzi a prendere il 35% a Peschiera. La loro uscita impone a Zambon e al PD una seria riflessione: ormai è ufficiale in meno di un anno Luca Zambon ha dilapidato la fiducia di una parte della sua maggioranza e di parte della Giunta. Il messaggio è chiaro, se il ritmo non cambia, ci saranno seri problemi a governare. La grande attenzione rivolta alle questioni urbanistiche ha di fatto inchiodato la città. Il programma non viene perseguito e la scalata al Partito Democratico da parte degli ex di Nota, insieme alla presenza costante di Silvio Chiapella diventato orma il Sindaco ombra, è stata ritenuta arrogante e inaccettabile. Baratella e Capriglia chiedono trasparenza negli atti, e per questo, da giovedì 23 sono pronti ad appoggiare Zambon solo sul programma.
La diaspora dei delusi però sembra non finisca qui. Se fossero confermate le indiscrezioni che danno il Sindaco Luca Zambon  in procinto di ritirare le deleghe agli Assessori del PD, Danilo Perotti e Marco Righini (350 preferenze in due) per i dissidi nati in Giunta, altri due Consiglieri di maggioranza sarebbero pronti a passare a “Peschiera Riparte”
Anche l’Assessore Caterina Molinari sarebbe intenzionata a non scogliere l’alleanza e condividere la sorte dei colleghi.  Ma la situazione potrebbe addirittura precipitare se anche altri Consiglieri del Partito Democratico decidessero di rispettare il patto stipulato alla nomina della Giunta, che legherebbe la sorte del Sindaco a quella degli Assessori in quota PD: Molinari, Righini e Perotti. Secondo autorevoli indiscrezioni i papabili alle nuove nomine sarebbero tutti fedelissimi di Silvio Chiapella, che dopo avere sponsorizzato Giuseppe Iosa a segretario del PD piazzerebbe, al Bilancio il Presidente delle Farmacie Comunali prof. Marco Galeone,  e ai lavori pubblici e pubblica istruzione, Marco Chittò, già ex Assessore del PCI nel 1993, o la direttrice del foglio di propaganda di Nota e ora del PD Beatrice Parodi.

Giulio Carnevale

1 commenti

fabio :
Per gli addetti ai lavori nulla di nuovo, era gia' tutto previsto , lo si sapeva già dal giorno delle elezioni. Solo che la gente non sa e continua a votare senza riflettere. Che amarezza. | lunedì 27 aprile 2015 12:00 Rispondi