Melegnano, caro tariffe: il sindaco Bertoli chiede la revisione dei Regolamenti Tares e Tari

Le minoranze, non ci stanno: «Apprezziamo, ma l’amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità, devono fare proposte concrete»

Nel riquadro i alto il Sindaco Rodolfo Bertoli

Nel riquadro i alto il Sindaco Rodolfo Bertoli

Dopo le dichiarazioni poco concilianti delle scorse settimane il sindaco di Melegnano Rodolfo Bertoli fa marcia indietro chiedendo di rivedere i Regolamenti tributari del Comune, con una lettera – datata 13 maggio 2019 – ai presidenti del Consiglio comunale Davide Possenti e della IV Commissione consiliare Dario Ninfo, in forza al Pd. Riaffermando la necessità di effettuare i controlli per recuperare crediti dagli evasori, Bertoli scrive che «l’interpretazione data sino a oggi dei Regolamenti possa essere ridiscussa in Consiglio comunale, perché alcuni articoli appaiono non di chiara e univoca interpretazione. A parere del sottoscritto, la tariffa per la raccolta dei rifiuti potrebbe essere applicabile in base alla destinazione d’uso», accogliendo di fatto le richieste di Confcommercio Melegnano e Milano e di Apam Artigiani che chiedevano l’applicazione della “tariffa differenziata”. 
Le minoranze in Consiglio comunale, pur apprezzando l’iniziativa, fanno sentire la loro voce. Giuseppe Di Bono, capogruppo della Lega, commenta: «Gli accertamenti Tares e Tari inviati in questi mesi sono frutto di una lettura aberrante dei regolamenti e, quindi di una volontà (o mancanza di volontà) politica. Ne abbiamo avuto conferma con la lettera inviata dal sindaco Bertoli, il quale riconosce che le istanze portate avanti da mesi erano corrette; rendendo finalmente giustizia ai tanti privati cittadini colpiti e ai tantissimi commercianti che avrebbero subito un danno incalcolabile. Tutto il lavoro fatto dai rappresentanti dei partiti di opposizione e delle associazioni dei commercianti e degli artigiani ha finalmente portato a questo risultato. Nel frattempo chiediamo al Sindaco di non limitarsi a rimettere il problema a Consiglio e Commissioni, ma di farsi promotore in prima persona di proposte concrete. È questo un onere che gli spetta, come minimo, a fronte del putiferio fin qui scatenato».
Duro anche Pietro Mezzi capogruppo di Sinistra per Melegnano-Melegnano Progressista: «Respingiamo la proposta contenuta nella lettera del sindaco, il quale si sfila dalle proprie responsabilità amministrative. Un tentativo furbesco di sottrarsi alle gravi responsabilità dell’amministrazione comunale. La presa posizione del sindaco suona anche come una sconfessione nei confronti dell’assessore al Bilancio, quando afferma che “l’interpretazione dei regolamenti data sino a oggi può essere ridiscussa”. Peccato che questa interpretazione sia stata quella fornita, in tutte le sedi e per otto mesi di fila, dal suo assessore al Bilancio. È evidente l’incapacità amministrativa della giunta comunale e dell’assessore al Bilancio in particolare, di cui anche noi abbiamo chiesto le dimissioni con una mozione che discuteremo il prossimo 5 giugno in Consiglio comunale. Il sindaco si assuma in pieno le proprie responsabilità e chieda un passo indietro all'assessore al Bilancio».
Le motivazioni con cui le minoranze hanno chiesto le dimissioni dell’assessore al Bilancio Marco Pietrabissa sono elencate nella mozione di sfiducia del 9 maggio 2019 e includono, oltre alla gestione fallimentare degli accertamenti tributari Tares e Tari – anche in termini di comunicazione con cittadini e commercianti –, l’inefficace rapporto con il Consiglio comunale e la scarsa presenza dell’assessore in Comune e in Giunta (con due presenze su diciassette riunioni nel solo 2019).
Il mese scorso il caso Tari di Melegnano era arrivato anche al Parlamento italiano, con un’interpellanza datata 17 aprile 2019 al ministero di Economia e finanza (Mef) dove si legge: «L’interpretazione fornita ha messo in difficoltà cittadini ed esercenti commerciali, ritenendo corretto esigere la quota dell’attività prevalente anche sulle pertinenze nelle quali tale attività non è svolta e non potrebbe essere svolta per motivi igienico-sanitari; trattasi, infatti, di magazzini, sottotetti, cantine, depositi e altro».
Si attendono ora gli ulteriori sviluppi e le decisioni sulla nomina dell’assessore Pietrabissa, nel frattempo nella mattinata di giovedì 16 maggio 2019 commercianti, artigiani e cittadini si sono dati appuntamenti in piazza Risorgimento per una protesta davanti al Comune.
Elisa Barchetta

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La lettera del sindaco Bertoli (foto 1)

La lettera del sindaco Bertoli (foto 1) con la richiesta di revisione dei Regolamenti

La lettera del sindaco Bertoli (foto 2)

La lettera del sindaco Bertoli (foto 2) con la richiesta di revisione dei Regolamenti

Caso Tari a Melegnano (foto 1)

Caso Tari a Melegnano (foto 1) ad aprile era stata fatta un'interpellanza anche al ministero di Economia e Finanza (Mef)

Caso Tari a Melegnano (foto 2)

Caso Tari a Melegnano (foto 2) ad aprile era stata fatta un'interpellanza anche al ministero di Economia e Finanza (Mef)

Il comunicato di Sinistra per Melegnano

c.-stampa-su-regolamento-tari.pdf