Milano, 31 Luglio 2024 – Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione d’inchiesta sulla Sicurezza e sul degrado delle Periferie in Italia, ha duramente criticato l’operato del Comune di Milano in merito alla ricollocazione di 14 famiglie rom dal campo di via Bonfadini alle case popolari situate nei quartieri di Niguarda e Quarto Oggiaro. Secondo De Corato, questa scelta rappresenta un grave errore di gestione da parte dell'amministrazione cittadina, che avrebbe ignorato un credito non incassato di oltre 59.000 euro per canoni e utenze non pagate dagli occupanti del campo negli ultimi tre anni.

«Lo avevo già annunciato la scorsa settimana, quello di via Bonfadini non è stato un vero e proprio sgombero ma una ricollocazione, da parte del Comune di Milano, dei rom nelle case popolari milanesi», ha dichiarato De Corato, che non ha risparmiato accuse verso l'attuale amministrazione, accusandola di trascurare i diritti dei cittadini milanesi a favore di quelli dei nomadi. «È vergognoso che a questi nomadi il Comune assegni case comunali, alla faccia dei milanesi, a Niguarda e a Quarto Oggiaro dopo che lo stesso Ente vanta da questi soggetti un credito di oltre 59.000 euro nell’ultimo triennio per canoni e utenze del campo di via Bonfadini mai pagate dagli occupanti. Stiamo parlando di abusivi che non hanno mai pagato prima e mai lo faranno adesso. Solo il Comune fa “orecchie da mercante”».

De Corato ha inoltre sottolineato la differenza con le precedenti amministrazioni di centrodestra guidate da Albertini e Moratti, le quali, a suo dire, avrebbero affrontato il problema degli insediamenti abusivi con maggiore rigore, effettuando sgomberi effettivi e non concedendo contropartite agli occupanti.

Le parole di De Corato sollevano questioni rilevanti riguardo alla gestione degli alloggi popolari e alle politiche di integrazione e sostegno per le comunità rom a Milano. La situazione attuale solleva dubbi sulla trasparenza e sull'efficacia delle misure adottate dal Comune per recuperare i crediti non incassati e per garantire un equo accesso agli alloggi popolari per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro provenienza.

L'ex vice sindaco e attuale deputato conclude con un appello affinché le autorità cittadine rivedano le loro politiche di assegnazione degli alloggi e prendano provvedimenti concreti per evitare il ripetersi di situazioni simili in futuro.