La Regione conferma che senza lo studio di fattibilità, il prolungamento della Linea 3 fino a Paullo potrebbe subire nuovi stop |Video|

Il sottosegretario Fabrizio Turba risponde all’Interpellanza di Franco Lucente spiegando che per evitare un nuovo stop della Corte dei Conti come nel 2010 è necessario un progetto che illustri tutti gli scenari poi sarà la politica a scegliere

L'intervento di Franco Lucente

L'intervento di Franco Lucente

Oggi  il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia Franco Lucente ha portato in Consiglio regionale un’interpellanza per chiedere alla Giunta di “valutare la disponibilità del Governo a recuperare il finanziamento necessario al prolungamento della linea metropolitana MM3 sino a Paullo / Zelo Buon persico e di “limitare lo Studio di fattibilità al solo prolungamento della MM3”. Il trasporto su gomma, per l’ex sindaco di Tribiano,  non è sufficiente per rispondere alle necessità dei pendolari e dei cittadini del territorio.  «L’iter volto al prolungamento della MM3 iniziò nel lontano 1997 – spiega Franco Lucente - ma, pur rappresentando una questione di primario interesse per le zone del sud-est milanese, a oggi nulla ancora è stato concretamente fatto. Il progetto preliminare per la realizzazione di questa opera esiste e risale al 2006: prevedeva un percorso di 15 chilometri (in parte in superficie) con 8 fermate, per un investimento totale di 725milioni di euro. MM spa bocciò parzialmente il progetto per questioni economiche pur sottolineandone i benefici a livello sociale che ne sarebbero derivati. Nel 2014 il Consiglio impegnò la Giunta ad attivarsi in tal senso. Nel 2017 il tema venne riproposto, con l’incarico di uno Studio di fattibilità alla MM Spa, controllata dal Comune di Milano, dal costo di circa €. 280.000, cofinanziato da Regione Lombardia per € 110.0000. Questo elaborato intendeva prendere in considerazione non solo il prolungamento della MM3 ma anche la creazione di una linea ferroviaria Milano - Crema; la realizzazione di una Metrotramvia leggera; il potenziamento del trasporto pubblico esistente. Da allora molte tratte metropolitane sono state prolungate mentre il trasporto pubblico del sud est ha subito un forte depotenziamento e il progetto della M3 fino a Paullo è caduto nel dimenticatoio, o meglio, accantonato a favore di un ipotetico e inutile BRT (Bus rapid transit) contro il quale si sono opposti anche i sindaci del territorio, poiché – continua Lucente - sarebbe preferibile un’alternativa all’obsoleto trasporto su gomma». 
Alla luce di questo, il sottosegretario Fabrizio Turba, nelle veci dell’assessore alla mobilità Terzi, ha risposto all’ interpellanza dicendo che «II 18 dicembre 2017, in accordo con il comune di Milano, sono stati previsti quattro studi di fattibilità, tra i quali figura anche il prolungamento della M3 e che senza che venga prima eseguito tale studio non sarà possibile sbilanciarsi sulla realizzabilità del progetto. L’Obiettivo sarà individuare lo scenario primario per il potenziamento del trasporto pubblico nel sud est Milano, dovuto all’esigenza del traffico intenso che da sempre interessa l’area in questione, cercando di evitare nuove obiezioni di natura finanziaria provenienti dalla Corte dei Conti. Non si avranno quindi ulteriori novità prima del settembre 2019». 
«La risposta – commenta l’esponente di Fratelli d’Italia Franco Lucente - mi ha solo parzialmente soddisfatto, perché vorremmo che lo studio di fattibilità prenda in esame solamente il prolungamento della M3 e che nel 2019 non si debba nuovamente illudere i cittadini del sud est che attendono tale opera da 30 anni dicendo loro che non è possibile realizzare questo sogno. Ricordo che per il prolungamento della linea Lilla si parla di un investimento di 1,3 miliardi di euro e che anche il sud est meriterebbe maggiore attenzione, ma questo interessamento alla questione da parte di Regione Lombardia non può che essere positivo». 

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