Peschiera, a tu per tu con il vicesindaco Marco Righini, dopo che ha disposto la sospensione del taglio dei 240 pioppi di via Galvani

L’esponente della Giunta Molinari con Delega all’Ambiente risponde colpo su colpo a tutte le critiche mosse da 7giorni: «Il filmato sull’intervento avremmo dovuto farlo quattro settimane prima»

Il Vicesindaco Marco Righini

Il Vicesindaco Marco Righini Assessore con deleghe all'Ambiente, trasporti e mobilità, smart city e innovazione, patrimonio.

Peschiera Borromeo, 11 luglio 2020.
Poche ore dopo l'annuncio di apertura alle richieste dei cittadini che da due settimane protestano per il taglio annunciato dei 240 alberi, in una lunga chiacchierata con 7giorni, Marco Righini Vicesindaco di Peschiera Borromeo, ha esposto il suo punto di vista sulla questione dell’abbattimento dei pioppi cipressini di via Galvani.

Allora, vicesindaco Marco Righini, avete disposto la sospensione dell’abbattimento per rispettare i nidi dei volatili come richiesto dal WWF?
Si, per il momento abbiamo deciso di accogliere la richiesta e sospendere l’abbattimento fino alla fine di agosto.

Avete anche accolto l’invito contenuto nella petizione e le raccomandazioni del WWF e di Legambiente, per l'apertura di un tavolo di confronto. Quando farete l’incontro?
Si ho risposto a tutti con un email dove mi dichiaravo disponibile a un incontro con tutte le parti che lo hanno richiesto. Sto aspettando le proposte delle date in modo da condividerle con il dott. Giorgetti l’agronomo incaricato dal Comune di Peschiera Borromeo.

Che tipo d'incontro sarà? Ribadirete le vostre posizioni o sarete aperti a recepire eventuali proposte che arrivassero sull’argomento?
Se ci sono soluzioni alternative non verranno scartate a priori, anche se a oggi non vedo altre vie. Il dott. Giorgetti è uno dei professionisti più competenti che abbiamo mai trovato, per fortuna, e non mi pare che a oggi siano venute fuori soluzione alternative significative. L’unica alternativa è sulle essenze da ripiantare che il Parco Agricolo Sud Milano ha raccomandato nel suo nulla osta.

Una delle critiche più aspre rilevate a questa amministrazione è l’aver commissionato solo quattro prove di trazione su un totale di 240 pioppi che avete deciso di abbattere. Cosa risponde?
È questione d'indagini. Non è che sono state fatte quattro prove a caso. Il dott. Giorgetti ha scelto i quattro esemplari che dal punto di vista visivo risultavano essere i migliori.  Inoltre una serie di elementi come la caduta di 7-8 alberi in zone diverse della stessa via negli ultimi due anni; le risultanze inseguito a un indagine con scavo per accurare perché le radici non si siano sviluppate correttamente; il terreno pieno di materiali inerti, pericoloso per la stabilità degli alberi; hanno contribuito al postulato che abbiamo reso noto. Abbiamo escluso lo spostamento delle piante per una questione legata alle scarse possibilità di sopravvivenza dei pioppi con un intervento cosi invasivo. Abbiamo ritenuto i costi troppo esorbitanti per un' operazione del genere. Una soluzione che non è sostenibile sia dal punto di vista ecologico che dal punto di vista economico. Noi amministriamo soldi pubblici, e abbiamo una responsabilità verso la cittadinanza.

Come parte politica fate vostra la relazione tecnica del vostro agronomo, e non pensate di dover arrivare almeno a un campione di prove di trazione almeno del 10%?
Si, ci fidiamo del tecnico incaricato.

Il WWF ha proposto di salvare le piante più vicine al Carengione?
Io penso che dobbiamo fare un operazione definitiva una volta per tutte. La relazione di un altro agronomo l’anno scorso ci aveva detto che su alcuni esemplari ogni anno bisognerebbe fare degli interventi significativi per metterli in sicurezza. Oltretutto le piante sarebbero sempre pericolose per via degli indici di caduta elevati, e ci troveremmo a spendere 700-800 mila euro per rifare strada e pista ciclabile in un strada dove le piante è sicuro, avranno dei problemi negli anni seguenti. Dal punto di vista ambientalista non è più sensato, una volta che si fa l’intervento, che si sostituisce il fondo con della terra che consenta una buona radicazione, che si ripiantumi, avere un viale con delle belle piante sane?
Speriamo che il Parco Agricolo Sud Milano accolga la richiesta del nostro agronomo di poter piantare dei platani che sono delle piante che diventano belle grandi e farebbero la loro bella figura.

Una delle critiche che ha mosso il nostro periodico a questo intervento è la scarsa comunicazione sull’argomento. Come mai non avete coinvolto le associazioni come il WWF e Legambiente in questo percorso?
Col WWF c’è stato un incontro per altri motivi, nel quale non ha eccepito nulla. Noi dalle associazioni non abbiamo avuto nessuna contestazione, neanche uno scritto che eccepisca sul taglio degli alberi….

Mi scusi Vicesindaco ma se non le invitate …
Io ho provato a contattare Legambiente ma purtroppo non avevo i contatti del nuovo Presidente.... Si...in effetti non li abbiamo contattati.

Quindi vi viene da fare un autocritica sul percorso e sulle pessime modalità di comunicazione alla cittadinanza dei progetti della Giunta?
La relazione dell’agronomo Giorgetti è arrivata il primo di aprile, in pieno Covid 19, un periodo abbastanza complicato già di per se. A maggio del 2019 quando abbiamo fatto l’incontro a Mezzate che mi contestate, non ne abbiamo parlato nel dettaglio perché non c’era ancora l’indagine strumentale. Noi non siamo cosi rimbambiti che ci alziamo la mattina e vogliamo buttare giù 240 alberi. Dopo il primo parere dell’Agronomo Colombo ne abbiamo voluto un secondo però con delle prove strumentali in modo da essere più affidabile. Una volta arrivata la relazione di Giorgetti che certificava la pericolosità di quegli alberi, non potevamo far altrimenti, che procedere, perché se malauguratamente fosse caduto un altro albero in via Galvani e avesse fatto male a qualcuno ne avrebbero risposto il Caposettore e il Sindaco. Non è che poi non abbiamo proprio comunicato niente…

Avete cominciato a comunicare solo dopo l’articolo di 7giorni sull’argomento …
L’unica autocritica che mi faccio è che il video esplicativo dell’intervento si sarebbe dovuto divulgare quattro settimane prima. Le cose si sono evolute a step. Che piaccia o no grazie al censimento del patrimonio arboreo, che non veniva fatto da anni, siamo riusciti a fare la messa in sicurezza del patrimonio arboreo del territorio. Abbiamo incaricato l’azienda Colombo di eseguire una perizia tramite V.T.A. (Visual Tree Assessment, una metodologia d'indagine eseguita per la valutazione delle condizioni strutturali dell'albero), nella quale sono state accertate le cattive condizioni degli alberi di via Galvani. Quando incaricammo l’agronomo Giorgetti e da una prima indagine ci disse che le piante si potevano salvare, non eccepimmo nulla... anzi. Infatti abbiamo aspettato ad approvare il progetto definitvo, volevamo farlo solo dopo la perizia strumentale, in modo da poterlo modificare secondo le risultanze. Infatti guarda a caso a Mirazzano la ciclabile è sopraelevata in modo da non essere invasiva per gli alberi.

Un’ultima domanda Vicesindaco, avete disposto voi di togliere gli striscioni che i manifestanti hanno appeso agli alberi nello stesso pomeriggio della protesta?
No, assolutamente, non credo che la parte politica abbia fatto una richiesta del genere. Mi risulta che la Polizia locale abbiamo chiesto ai manifestanti di toglierli a fine giornata per non disperdere rifiuti nell’ambiente come è successo l’ultima volta.

Giulio Carnevale