Peschiera, cambio di governance del Parco Agricolo Sud Milano, Lauretta (FDI): «Il Pd locale difende le poltrone o fa l'interesse pubblico?»

«I cambiamenti climatici e la guerra in Ucraina impongono una oculata gestione delle risorse agricole del nostro territorio. Città Metropolitana di Milano non riesce a gestire la normale amministrazione»

Davide Lauretta capogruppo consiliare del partito di Giorgia Meloni

Davide Lauretta capogruppo consiliare del partito di Giorgia Meloni

«Abbiamo letto  con attenzione il comunicato del Partito Democratico, e la relativa Mozione consiliare depositata, che polemizzano sul cambio di governance del Parco Agricolo Sud Milano (PASM) in via di approvazione in Regione Lombardia e rileviamo l’assoluta mistificazione della realtà. Speriamo che, per i cittadini questa storpiatura sia dovuta soltanto ad una incolpevole “ignoranza” della materia e non ci sia dietro solo la levata di scudi in difesa delle poltrone occupate. Oggi 7 componenti su 11 del Consiglio direttivo del Parco Agricolo Sud Milano fanno riferimento al Partito Democratico»,afferma Davide Lauretta Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale e vice presidente del Circolo di Fratelli  d'Italia di Peschiera Borromeo. 

«Vi sono così care le poltrone? Oppure siete interessati a fare l’interesse pubblico?» chiede retoricamente il giovane esponente di Fratelli d'Italia al Circolo del Partito Democratico in seguito alla Mozione consiliare presentata dai Consiglieri comunali democratici di cui i giornali locali hanno ampiamente dato notizia in questi giorni. «Sarebbe bene leggere il Progetto di Legge Regionale 218 prima di diffondere clamorose bufale - continua Lauretta -. Svolgere un ruolo “politico”  a nome dei cittadini impone responsabilità, poi ci può stare la discussione sul merito del provvedimento, ma non è certo edificante fare un processo alle intenzioni solo per interessi di bottega, il provvedimento non è “pericoloso” come date da intendere ai cittadini, pericoloso è non fare l’interesse pubblico. Oggi le regole di gestione del PASM sono legate a norme vecchie e vetuste che non riescono a rispondere tempestivamente alle istanze degli agricoltori e degli altri soggetti che operano all’interno del parco agricolo. Vedi anche le associazioni ambientalistiche»

«Città Metropolitana di Milano- afferma Lauretta - non riesce a gestire in modo virtuoso la normale amministrazione figuriamoci come possa essere in grado di affrontare le importanti sfide future che ci attendono. I cambiamenti climatici e la guerra in Ucraina impongono una oculata gestione delle risorse agricole del nostro territorio, e per farlo va cambiato il modello di gestione del Parco Agricolo Sud Milano. Il sindaco di Città metropolitana ha delegato la gestione del resto della provincia e del PASM, ed è evidente come poco sia interessato alle nostre realtà. Per cui forse sarebbe più opportuno chiederlo a Beppe Sala, che posizione ha sul PdL 218, non al sindaco di Peschiera Borromeo Augusto Moretti. La Proposta di Legge in discussione in Consiglio regionale portata avanti da Fratelli d’Italia e dal cdx  di cui  Franco Lucente è primo firmatario, vuole rispondere alle esigenze di tutta la comunità, in difesa di un patrimonio agricolo inestimabile».

«Il nuovo Progetto di Legge porterebbe da 11 a 8 i membri del Direttivo, con un taglio delle poltrone. E sarebbe così suddiviso
- spiega il Capogruppo Consiliare di Fratelli d'Italia-: Il presidente nominato da Regione Lombardia, regione che raddoppia anche la dotazione economica annuale per la gestione assumendo il ruolo di principale contributore. Due membri eletti dalla Giunta Regionale, tre membri eletti dai Comuni del PASM; un membro designato dalle organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentante; membro designato dalle organizzazioni ambientaliste riconosciute dal ministero della transizione ecologica. E dispiace per come Bianchi e Bodini - conclude Davide Lauretta -, i due membri del Gruppo consiliare cittadino del Pd,  siano imprecisi anche nel paragonare questa situazione con il colpo di mano che il sindaco metropolitano Beppe Sala voleva assestare all’Idroscalo, cancellando l’Istituzione da lui costituita solo qualche anno fa, per presunti problemi economici in tempo di pandemia, senza per altro portare atti che comprovassero tale decisione. Tant’è che anche dal Comune di Segrate a guida Pd si sono levate critiche sull’operato del centrosinistra milanese. Se volete confrontarvi sul merito noi ci siamo, ma se sono solo le poltrone che volete difendere rispediamo al mittente ogni addebito».