Peschiera, il Pd alza il livello di scontro con il sindaco Moretti in merito alla bocciatura della Mozione sullo stop alla riforma del PASM

Bianchi: «Moretti ha di fatto accettato la proposta dettata da Fratelli d'Italia e Lega di dare il Parco Agricolo Sud Milano in mano a Regione Lombardia che così potrà decidere su grande parte del nostro territorio»

Claudia Bianchi

Claudia Bianchi Presidente del Circolo Pd Moro Berlinguer di Peschiera Borromeo e Capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale

«Sono le scelte politiche di oggi a disegnare la nostra città di domani e dopo il consiglio comunale del 30 maggio, non ci resta che prendere atto che il nostro Sindaco preferisce delegare a Regione Lombardia le decisioni che avranno impatti su buona parte di essa», con queste parole inizia il Comunicato stampa del Circolo Pd Moro Berlinguer di Peschiera Borromeo all'indomani dell'ultimo Ccnsiglio comunale.
«Con la discussione della nostra mozione - continua la nota stampa dei democratici - si chiedeva al Sindaco di uscire dal silenzio e farsi parte attiva presso Regione Lombardia nel chiedere il ritiro della proposta di legge che porterebbe la governance del Parco Agricolo Sud Milano (PASM) in capo a Regione Lombardia togliendola a Città Metropolitana. La risposta data ha reso chiaro a tutti la scelta politica che il sindaco Moretti ha fatto: accettare la proposta dettata da Fratelli d'Italia e Lega di dare il Parco Agricolo Sud Milano in mano a Regione Lombardia che di fatto potrà decidere su grande parte del nostro territorio».
La comunicazione del Partito Democratico locale prosegue spiegando il pensiero che ha animato la battaglia consiliare:
«Noi continuiamo a pensare che il Parco Agricolo Sud Milano debba rimanere in mano a Città Metropolitana e soprattutto ai Comuni che oggi sono all’interno del Parco stesso. Nel nuovo disegno, invece, l’Assemblea dei Sindaci viene abrogata, il direttore del Parco è scelto direttamente dalla Giunta Regionale e la quota di partecipazione che i Comuni devono versare per il Parco viene stabilita unilateralmente sempre dalla Regione. Siamo consapevoli che servono interventi per affrontare le molte sfide che il Parco presenta: la tutela dell’ambiente, l’agricoltura biologica e a km 0, il recupero delle cascine. Tuttavia, la strategia per affrontarle non può consistere in una delega in bianco a Regione Lombardia. Sarebbe sbagliato negare la necessità di cambiamenti e progressi nella gestione del Parco Agricolo Sud Milano, ma - concludono gli iscritti del Pd - questo bisogno di riforma deve essere attuato mediante il coinvolgimento di tutti i soggetti che lo costituiscono e non deciso unilateralmente nelle stanze del Pirellone».