Peschiera: la presenza di amianto nell'ex caserma di Bellaria mette la parola "fine" all'arrivo dei 300 migranti |Video|

La Regione Lombardia dà manforte al Comune di Peschiera, il Prefetto fa dietrofont definitivamente

Riccardo De Corato e Franco Lucente

Riccardo De Corato e Franco Lucente

La mobilitazione popolare e la fermezza dei sindaci sono state decisive

Dalla tre giorni di Fratelli d’Italia a Milano per il “Renzexit”, la festa del “NO” al referendum Costituzionale del 4 dicembre arrivano buone notizie sul fronte dell’emergenza profughi.  Il Consigliere regionale Riccardo De Corato (FDI) e il Coordinatore Provinciale di Fratelli d’italia Franco Lucente, hanno dato un annuncio di quelli destinati a far tirare un sospiro di sollievo memorabile ai cittadini di Peschiera Borromeo e di Mediglia. «Il Prefetto– dichiara Riccardo De Corato - ha risposto oggi (14 ottobre n.d.r.) alla lettera inviata in Prefettura dall’Assessore regionale Simona Bordonali (Lega Nord),  inseguito alla  nostra interrogazione del 4 Ottobre, dove abbiamo sollecitato l’interessamento di Regione Lombardia alla questione annosa del centro accoglienza migranti a Bellaria, paventato dal Prefetto Alessandro Marangoni in più occasioni.  La presenza di rifiuti speciali e di inquinamentoelettro-magnetico andavano verificati. Quando gli ufficiali sanitari si muovono e riscontrano irregolarità, è evidente che non si può procedere. Infatti il Prefetto ha deciso di abbandonare il progetto. Non invierà più i 300 profughi all’ex caserma dell’aeronautica  di Peschiera Borromeo. Lo ha messo per iscritto».

De Corato: «La notizia che ci aspettavamo»

«Sul terreno - scrive Massimo costa su Libero del 15 ottobre -,coperto in larga parte da boschi, sono presenti cumuli di rifiuti pericolosi. Le procedure - emergenza o non emergenza - hanno incontrato uno scoglio troppo alto: oltre all’autorizzazione paesaggistica della Città Metropolitana e all’autorizzazione forestale della Regione Lombardia, serviva anche un progetto del provveditorato delle opere pubbliche per lo smaltimento dei rifiuti abbandonati nell’area. Progetto mai avviato e ormai incompatibile coni  tempi indicati per l’apertura del villaggio: doveva aprire a novembre, non aprirà mai. In alternativa, il prefetto ipotizza un progetto di accoglienza diffusa nei Comuni del Sud Est».
Dunque l’interessamento di Fratelli d’Italia ha dato i suoi frutti. Il 26 settembre 2016, la sezione locale di FDI capitanata da Gerardo Carchia,  aveva promosso un incontro  fra Il Comitato No Tendopoli e l’Assessore ai rapporti con la città Metropolitana Viviana Beccalossi, e  il Consigliere Regionale Riccardo De Corato (FDI). Erano presenti anche i sindaci di Peschiera Caterina Molinari e di Mediglia Paolo Bianchi.
«Il Comitato Cittadini No tendopoli – continua Franco Lucente Coordinatore Provinciale di Fratelli d’Italia e Sindaco di Tribiano  – ha fatto la sua parte portando all’attenzione dell’opinione pubblica  il fatto che l’accoglienza imposta non è accettabile. La mobilitazione popolare, le richieste dei cittadini sono state raccolte dal nostro partito che a tutti i livelli ha sollecitato un intervento delle Istituzioni  sovracomunali.  Ringraziamo Riccardo De Corato, Viviana Beccalossi e l’Assessore Simona Bordonali dell’attenzione prestata alla risoluzione di un problema che interessava il nostro territorio»
Riccardo De Corato ha poi auspicato che la lotta intrapresa dal "Comitato No Tendopoli”  possa essere da esempio per altre comunità che vivono la stessa incertezza sull’ordine pubblico e la sicurezza che insediamenti del genere portano in dote: «L’unica strada in questi casi è la mobilitazione popolare».
Il Comitato Cittadini No tendopoli canta vittoria: «Se fosse tutto confermato siamo riusciti a coordinare le azioni in maniera incisiva -  dichiara Giulio Carnevale portavoce del Comitato No Tendopoli  -, e il deciso intervento di Regione Lombardia in supporto alla posizione dell'amministrazione di Peschiera Borromeo, sembrerebbe aver fatto cambiare idea al Prefetto.  Speriamo che sia messa una volta per tutte la parola fine alla sciagurata idea di allocare un centro profughi di quelle dimensioni a Bellaria. Vigileremo affinché sia trovata al più presto una soluzione funzionale alla città per quell’area demaniale in modo ché in futuro a nessuno venga in mente di riproporre una soluzione del genere  in quel sito. I fermi no alla tendopoli, delle amministrazioni comunali di Peschiera Borromeo, Mediglia e Tribiano hanno contribuito a questo risultato.  Se pur con qualche incomprensibile defezione , anche la maggior parte delle forze politiche del territorio hanno saputo mettere da parte l’appartenenza politica per cercare una soluzione concreta al problema.  Questo deve farci riflettere - conclude il giornalista peschierese - che quando si lotta per una buona causa la rassegnazione, non è la soluzione».
Simona Bordonali (Lega Nord)

Simona Bordonali (Lega Nord) Assessore regionale alla Protezione Civile alla Sicurezza e all'Immigrazione

L'annuncio dell' Assessore alla sicurezza e immigrazione di Regione Lombardia

AGIELLE) - Milano - «Con una lettera inviatami giovedì sera, il prefetto di Milano, Luciano Marangoni, ha confermato la 'disponibilità ad abbandonare il programma che prevede la collocazione di circa 300 migranti' nella struttura dell'ex base aeronautica di Peschiera Borromeo». Lo fa sapere l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali che aggiunge: «Un'altra vittoria della Regione Lombardia, ottenuta nell'interesse dei cittadini, dopo lo stop alla trasformazione del campo base Expo in un centro accoglienza e dopo la chiusura del centro di via Balduccio da Pisa a Milano. Ringrazio Riccardo De Corato per aver portato la questione in consiglio regionale. E' chiaro che in questo modo abbiamo ottenuto solo il risultato di spostare il problema, mentre noi vorremmo risolverlo strutturalmente. L'immigrazione di massa che stiamo subendo - continua Bordonali - e' tra i problemi maggiori che affliggono la Lombardia. Chiediamo da tempo al Governo Renzi di applicare quanto richiesto da Lombardia, Veneto e Liguria, che è poi la ricetta applicata da Maroni quando era ministro dell'interno: dichiarazione dello stato di emergenza per inquadrare il problema, centri accoglienza in Nord Africa per bloccare le partenze e soprattutto rimpatrio immediato delle decine di migliaia di clandestini presenti in Italia»

Il Video annuncio del Canale Youtube di Fratelli d'italia Peschiera Borromeo