Peschiera, per la segreteria del Partito Democratico sono “Affari di famiglia”?

Lorenzo, il delfino di casa Chiapella sembrerebbe il favorito al congresso del circolo Moro-Berlinguer

Questa scelta confermerebbe l’intenzione di ricandidare il dismesso sindaco

A quelli che non conoscono le vicende politiche di Peschiera Borromeo potrà sembrare un semplice congresso quello del Partito Democratico in programma il 14 febbraio, invece si appresta ad essere il coronamento di una strategia di occupazione dei posti chiave nella politica peschierese da parte di Silvio Chiapella. Come Hannibal Smith dell’A-Team, il personaggio di una serie degli anni ‘80 stratega di “piani ben riusciti”, anche Silvio Chiapella, in meno di due anni ha pianificato in maniera certosina l’occupazione del Partito Democratico con successo. Il sessantenne che da quasi trent’anni è protagonista delle cronache politiche di Peschiera Borromeo, questa volta per non ritrovarsi un altro segretario come Giuseppe Iosa, che gli voltò le spalle in corsa criticandolo aspramente, alla guida del Partito Democratico sembrerebbe intenzionato a mettere suo figlio Lorenzo. Dopo la breve esperienza in Consiglio comunale il delfino di casa Chiapella è pronto per essere il segretario del circolo Moro-Berlinguer, l’unico circolo PD di Peschiera Borromeo. I numeri sono dalla sua parte, dopo l’iscrizione in massa della disciolta Nota, e delle liste civiche compagne del trionfo elettorale del 2014, dopo la fuoriuscita dei dissidenti di Peschiera Riparte e la defezione di molti iscritti del gruppo storico dei DS e Margherita, oggi può contare sull’80-90% dei voti, del circolo peschierese. Tutto questo nonostante la cacciata dal partito del 2009 in seguito alla candidatura della fedelissima Enrica Colombo in alternativa al candidato del PD Francesco Tabacchi. Questa scelta confermerebbe l’intenzione di ricandidare il dismesso sindaco della passata amministrazione alle prossime elezioni comunali: il fedelissimo Luca Zambon. Se l’ex sindaco venisse rieletto, ed è molto probabile viste le enormi risorse economiche per la propaganda su cui sembra poter contare il Partito Democratico,  controllando Segreteria e Direttivo, questa volta Silvio Chiapella, come auspicato da qualche costruttore, non commetterà l’errore di inserire in lista candidati a lui non fedeli. Nessuno sembra in grado di contrastare il suo potere; anche la stella di Cesare Cerea sembra non brillare più; il tentativo dell’ex capogruppo Moreno Mazzola di ripianare le divergenze con Peschiera Riparte non ha mai preso corpo. Non c’è che dire quello di Silvio Chiapella è stato un capolavoro di strategia e tattica, ha cavalcato l’onda di Renzi, con sapienza e maestria, è rientrato dalla porta principale nel partito che lo aveva cacciato, ora lo controlla, e con le sue truppe, si appresta a sferrare il colpo finale. Come Hannibal Smith non gli resta che accendere un buon sigaro ed esclamare: «Come mi piacciono i piani ben riusciti!». Se non ci fosse  di mezzo il futuro di Peschiera Borromeo, sarebbe anche un bel lieto fine, invece questo ulteriore tassello, fa pensare ad un' altra serie degli anni ’80 dove intrighi e giochi di palazzo erano al centro della sceneggiatura: Dynasty.
Giulio Carnevale

1 commenti

Enrico Facchini :
Sì, davvero, sono proprio affari di famiglia! Fino a poco tempo fa erano affari di famigliE, c'era anche quella dei CONIUGI CE(RE)AUSESCU. Siamo proprio sicuri che adesso non ci sia più? Non c'è proprio niente, di più o meno occulto, che i due abbiano chiesto in cambio? Forse lui, dopo la segreteria di Penati alla Provincia, pensa alla segreteria di Sala al Comune di Milano e lascia campo più o meno libero al suo compare/rivale per Peschiera? | martedì 02 febbraio 2016 12:00 Rispondi