Peschiera Borromeo, 19 febbraio. Il Consiglio comunale ha respinto con 11 voti contrari,  una mozione del capogruppo di Forza Italia che chiedeva alla maggioranza l’applicazione dei regolamenti comunali in tema di “Partecipazione”. Oggetto del contendere è una petizione sottoscritta da 1.300 cittadini depositata il 6 settembre 2018, con primo firmatario Luigi Di Palma. La petizione chiedeva alla giunta di ripensare alla destinazione d’uso del Centro civico San Bovio per considerare la possibilità di realizzare un Centro medico convenzionato. «Senza dare nessuna motivazione al disatteso obbligo di risposta imposto dai regolamenti comunali - ha commentato Luigi Di Palma -, la maggioranza, trascorsi i 60 giorni nei quali l’amministrazione non ha ottemperato alle norme, per il semplice fatto che i regolamenti contemplino la facoltà che qualsiasi consigliere possa fare sua la petizione, si sentono esonerati a dare una risposta. Si sbagliano di grosso. Ci rivolgeremo al Prefetto affinché in questo Consiglio comunale sia ripristinata la normalità».

Infatti in base all’articolo 94 del Regolamento del Consiglio comunale, “le istanze, petizioni e proposte presentate da cittadini, dalle loro associazioni o dagli organismi che le riuniscono, formulate secondo le prescrizioni previste dal Regolamento di Partecipazione, dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi generali della comunità, sono sottoposte dal Sindaco alla Commissione consiliare competente per materia e, dopo l'istruttoria della stessa, assegnate al competente organo collegiale che adotta motivata decisione da inviarsi ai presentatori della proposta entro sessanta giorni dalla data di ricevimento”. Secondo i vari commi dell’articolo 22 del Regolamento di Partecipazione, e ai sensi dell'art.76 dello Statuto “le petizioni, formulate per iscritto e corredate da almeno 200 firme di cittadini iscritti nelle liste elettorali del Comune di Peschiera Borromeo indicanti le generalità di almeno un cittadino che funga da portavoce e riferimento della petizione stessa, sono inviate, attraverso il Protocollo comunale, al Sindaco. Il Sindaco cura l'iscrizione della petizione, completa dell'istruttoria dei competenti uffici, e la trasmette all'Organo comunale competente per materia in relazione all’oggetto della petizione (Sindaco, Giunta Comunale, Consiglio Comunale), per la valutazione e l'eventuale adozione di decisioni conseguenti. La risultanza dell'esame e l'eventuale adozione di provvedimenti deve avvenire entro 60 gg. dal ricevimento della petizione; la risposta e/o l'adozione di provvedimenti deve essere comunicata in questo termine al cittadino, che funge da portavoce e riferimento della petizione stessa. Trascorsi i termini di cui ai precedenti commi, è facoltà di ogni Consigliere comunale far proprio il contenuto della petizione ai sensi di quanto disposto dall'art.76 - 3° comma - dello Statuto Comunale”. Dopo sei mesi di attesa senza nessuna risposta, Luigi Di Palma ha dunque presentato la mozione bocciata oggi dalla maggioranza con assoluto disprezzo istituzionale dell’iniziativa popolare. Luigi Di Palma nella sua mozione ha reclamato invano la risposta dovuta a 1300 cittadini: «Qualsiasi sia la decisione della Giunta in merito, 1300 cittadini meritano una risposta, anche negativa se è il caso ma certamente motivata».