Piano di diritto allo studio: unanimità al Consiglio comunale di Peschiera Borromeo per un'educazione inclusiva e umanistica
L'assessora Greta Montemaggi ha ottenuto l'approvazione unanime del parlamentino cittadino per il nuovo Piano di diritto allo studio 2024-2025, con un focus specifico sull'inclusione e lo sviluppo umanistico degli studenti

Greta Montemaggi Assessora con delega all'Istruzione (Foto Angelino Gentile)
Peschiera Borormeo, 30 settembre 2024. Il consiglio comunale di ha approvato con voto unanime il nuovo Piano di diritto allo studio 2024-2025, frutto del lavoro dell'assessora alla partita Greta Montemaggi e degli uffici comunali alla partita. L'approccio adottato si ispira ai principi di inclusività e umanesimo, proponendo un'educazione che metta al centro il benessere e lo sviluppo della personalità dei giovani, con particolare attenzione a quelli più fragili. La visione di Montemaggi si fonda su un'idea di scuola che, come citato dalle parole di Don Milani, "non è un ospedale che cura i sani e respinge i malati", ma un luogo che accoglie e supporta tutti.
«Crediamo fortemente nel valore dell’inclusione che direziona le azioni del nostro PDS, il cui obiettivo è quello di abbattere ogni tipo di barriera che possa limitare in qualunque forma il diritto allo studio, all’educazione e alla formazione. Il PDS deve essere uno strumento dinamico, partecipato e condiviso tra tutti gli attori coinvolti, monitoreremo con attenzione la sua realizzazione per poter migliorare l’offerta futura e rispondere con puntualità ai bisogni dei nostri studenti e studentesse. Abbiamo confermato le risorse che finanziano i progetti implementando nello specifico l’offerta educativa destinata agli studenti e studentesse con disabilità e fragilità sociali affinché l’inclusione non rimanga solo una parola ma diventi un’azione concreta migliorando la qualità della vita delle persone», ha affermato l'assessora dott.ssa Greta Montemaggi.
Inclusione e abbattimento delle barriere
Il Piano di diritto allo studio punta principalmente all'abbattimento di qualsiasi tipo di barriera, sia essa architettonica o sociale. La promozione di una scuola inclusiva non si limita solo alla dimensione fisica, ma si espande verso la creazione di un ambiente che valorizzi la diversità e favorisca il rispetto reciproco. In linea con la Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948, il piano intende garantire un'istruzione orientata al pieno sviluppo della personalità umana, promuovendo la comprensione e l'amicizia tra tutti.
Le risorse economiche
Per sostenere questa visione, sono stati stanziati 3.087.646,02 euro destinati a vari progetti e servizi. Tra i fondi principali spiccano i contributi per lo studio (15.000 euro), il sostegno all'alfabetizzazione (4.500 euro), e il supporto alle parrocchie per i centri estivi (21.000 euro). È prevista anche una significativa dotazione per le scuole paritarie dell'infanzia (150.000 euro), così come per il programma Dote sport disabilità (143.181,15 euro), che mira a garantire l'accesso alle attività sportive per tutti.
Servizi scolastici e progetti di supporto
Il piano dedica una parte consistente delle risorse ai servizi che facilitano l'accesso e migliorano la qualità dell'istruzione. 1.450.000 euro sono destinati alla ristorazione scolastica, mentre 384.207,60 euro vanno al controllo qualità mensa. Anche il trasporto scolastico e le attività integrative dell'orario scolastico ricevono un sostegno finanziario, con un contributo di 254.000 euro per garantire un accesso sicuro e facilitato alle scuole.
Numerosi progetti educativi e sociali sono stati integrati nel piano per rispondere ai bisogni specifici della popolazione scolastica. Tra questi, il programma Reload 2.0 per il reinserimento sociale di minori a rischio e il laboratorio di pet therapy denominato "Un po' d'Arya per noi", destinato a supportare il benessere psicosociale degli studenti. Altri progetti mirano a favorire la partecipazione scolastica e l'inclusione, come i laboratori STEM e quelli di educazione ambientale.
Il ruolo delle scuole
Il territorio di Peschiera Borromeo vanta una rete scolastica variegata composta da istituti statali e paritari. Le scuole statali includono due istituti comprensivi principali, l'ICS Fabrizio De Andrè e l'ICS Rita Levi Montalcini, che complessivamente contano 2520 studenti tra nidi, scuole dell'infanzia, primarie e secondarie. Gli istituti paritari dell'infanzia, come il Papa Giovanni XXIII, l'Avv. Buzzoni e il S. Ambrogio, giocano un ruolo essenziale nel completare l'offerta educativa, servendo le famiglie che scelgono percorsi educativi alternativi.
Progetti e iniziative per una scuola partecipativa
Il Piano di diritto allo studio mira anche a potenziare le competenze civiche degli studenti e il loro senso di appartenenza alla comunità. Tra i progetti più significativi troviamo l'educazione alla legalità, la cittadinanza attiva e la celebrazione di giornate dedicate ai diritti dei bambini e delle bambine. Tali progetti, oltre a promuovere una riflessione sui temi dei diritti umani, sono volti a sensibilizzare gli alunni su questioni legate alla convivenza civile e alla legalità.
Un’attenzione particolare è riservata agli studenti con disabilità, ai quali vengono offerti percorsi personalizzati di orientamento scolastico e attività di inclusione. Attraverso il progetto Casa Azul, ad esempio, vengono creati laboratori pomeridiani che promuovono l'integrazione sociale e lo sviluppo delle autonomie personali e relazionali.
Educare alla gentilezza e alla legalità
Tra i messaggi più forti che emergono da questo piano vi è l'importanza dell'educazione alla gentilezza e alla legalità, una scelta che, come sottolineato dall’assessora Montemaggi, è cruciale per prevenire abusi e maltrattamenti sui minori. Attraverso la collaborazione tra il Servizio Minori e Famiglia e le scuole, verranno implementati percorsi formativi per diffondere una cultura del rispetto e del benessere collettivo.
Un impegno condiviso
Il Piano di diritto allo studio 2024-2025 rappresenta un impegno collettivo che coinvolge scuole, amministrazione comunale e famiglie. Il percorso, sottolinea Montemaggi, è dinamico e in continua evoluzione, con un monitoraggio costante per garantire che le risorse siano utilizzate efficacemente e i risultati raggiunti siano coerenti con gli obiettivi prefissati.
L'obiettivo finale del piano è costruire una scuola che non solo offra un'istruzione di qualità, ma che sappia accogliere, rispettare e valorizzare ogni singolo studente, riconoscendo in ognuno di essi un potenziale da coltivare e sviluppare.