Sanità territoriale, Luigi Di Palma (F.I.) segna la via per cogliere le opportunità del Piano nazionale di ripresa e resilienza a Peschiera Borromeo

Al convegno organizzato in streaming da Forza Italia, i relatori hanno illustratto le opportunità in arrivo. Carenza medici di base, situazione difficile, ma qualcosa si muove, dal 3 giugno arriva il sostituto del dottor Meli al Poliambulatorio di via Matteotti.

Il Poliambulatorio di Via Matteotti e destra il dottor Luigi Di Palma

Il Poliambulatorio di Via Matteotti e destra il dottor Luigi Di Palma

Dottor Galdino Cassavia

Dottor Galdino Cassavia Direttore del Dipartimento Cure primarie dell'ATS Città Metropolitana di Milano

Verso le amministrative di ottobre 2021

«Alla luce del Piano nazionale di ripresa e resilienza e degli investimenti definiti nella Missione 6 sulla Salute, alla luce della riforma della Sanità territoriale che si sta discutendo in Regione Lombardia, in vista delle prossime amministrative di ottobre 2021,quale potrà essere il ruolo di Peschiera Borromeo e quali azioni possono essere virtuose per i nostri cittadini?».
Questo il quesito che si è dibattuto nell’incontro organizzato dal circolo di Forza Italia Peschiera Borromeo svoltosi in diretta streaming nella serata di lunedì 24 maggio 2021. Fra i relatori il Consigliere regionale Giulio Gallera già assessore al Welfare di Regione Lombardia, Galdino Cassavia Direttore del Dipartimento di Cure Primarie dell’ATS Città Metropolitana di Milano, Luigi Di Palma medico di base e Capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Augusto Moretti Candidato Sindaco del centro destra e Mario Orfei imprenditore e coordinatore del circolo locale di Forza Italia. Moderatore della serata Barbara Tornatore Vice coordinatore di Forza Italia.«Ragionare che spazi utilizzare e come cogliere le opportunità del futuro in un settore come quello della sanità territoriale dove le competenze appartengono alla Regione, per cercare di mettere a disposizione soluzioni praticabili da mettere a disposizione dei propri cittadini è un pratica lungimirante che consentirà di farsi trovare pronti nel momento che sarete chiamati a guidare questa città. Individuare luoghi che posso essere centri operativi di distretto o case della comunità come la Missione 6 Piano nazionale di ripresa e resilienza definisce è strategico e va nella direzione di proteggere il cittadino più facile» ha dichiarato l’avvocato Giulio Gallera.
«Il problema principale che affrontiamo oggi è quello delle connessioni. Le amministrazioni comunali nel richiedere i servizi devono prestare attenzione a non riprodurre l’errore di avere delle specialità mediche non legate fra di loro. Quello che è importante è fare rete. L’assistenza ai cronici adesso va rilanciata. Non è necessario che uno specialista esempio, sia al poliambulatorio di via Matteotti piuttosto che a San Bovio tutte le settimane allo stesso orario, ma l’importante che ci sia quando c’è un gruppo di pazienti che deve essere visitato. Nel momento che il medico fa il Piano Assistenziale per la cronicità e determina le necessità, le strutture specialistiche che lavorano insieme devono trovarsi negli spazi messi a disposizione. I presidi devono essere punti di riferimento dove le persone ruotano ma dove non ci sia la specialistica di tipo classico» ha spiegato Galdino Cassavia tecnico dell'ATS di Milano. Per quanto riguarda la carenza dei medici di base, Cassavia ha spiegato che si fa una gran fatica a reperirli e su un bando di 250 posti hanno partecipato in poco più di 60, di cui qualcuno ha già rinunciato. Per quanto riguarda l’emergenza medici a Peschiera Borromeo, dopo il pensionamento del dottor Meli, il Direttore del Dipartimento delle cure primarie di ATS Città Metropolitana ha confermato che dal 3 giugno ci sarà un nuovo dottore al Poliambulatorio di via Matteotti.
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«Sarà l'assistenza domiciliare il perno della nuova sanità italiana – ha spiegato Luigi Di Palma -. Con la spinta del finanziamento Recovery si dovrà curare a casa il 10 per cento degli over 65 entro la metà del 2026. Una sfida pesante, racchiusa nel testo definitivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza che alla fine ha scelto di scommettere soprattutto su questo fronte facendo salire la dote da 2 a 4 miliardi dei 15,6 complessivi del Pnnr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) previsti per la missione Salute a cui si aggiungono 1,7 miliardi di React Eu (acronimo in inglese di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d'Europa) e 2,9 del Fondo complementare. Risorse queste che serviranno per sviluppare anche la telemedicina a casa (1 miliardo) e attivare (280 milioni) 602 Centrali operative territoriali, una in ogni distretto, con la funzione di coordinare i servizi domiciliari con gli altri servizi sanitari. Potenziare la Sanità territoriale - ha continuato Di Palma – ha un valore di circa 7 miliardi di cui, come detto, 4 miliardi per le cure domiciliari, e il resto per la creazione di strutture come Case e ospedali di comunità che dovranno assorbire i bisogni di anziani e malati cronici che non necessitano di cure ospedaliere. I due miliardi per le case di comunità serviranno a creare strutture in cui opererà un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri, medici specialistici, infermieri di comunità, altri professionisti della salute e potrà ospitare anche assistenti sociali. L’erogazione di cure intermedie, quelle a media/bassa intensità clinica e per degenze non ospedaliere di breve durata, a gestione prevalentemente infermieristica - sarà invece demandata a 380 Ospedali di comunità, invece dei 753 iniziali, per un investimento di 1 miliardo entro il 2026. Alla luce di tutto ciò è importante che il Comune di Peschiera Borromeo con i comuni del distretto agisca con gli enti superiori per cercare di aggiudicarsi sul proprio territorio una delle 602 centrali operative territoriali. Per quanto riguarda le case di comunità che serviranno a creare strutture in cui opererà un team multidisciplinare è importante attraverso politiche programmatiche a breve, medio e lungo termine, agevolare l’adesione a queste strutture dei professionisti necessari al territorio, attraverso l’istituzione di borse di studio, la messa a disposizione di ambulatori dotati delle più moderne tecnologie come la telemedicina, a prezzi calmierati, e la dotazione di una struttura tecnico amministrativa di supporto alle operazioni d’ufficio. Noi abbiamo sul territorio edifici che potrebbero essere messi a disposizione della ATS e della ASST, come la ex Scuola di Linate, il Centro civico di San Bovio. Il Gruppo Consiliare di Forza Italia – ha concluso il dottor Luigi Di Palma - è dal 2015 che in Consiglio comunale ha cercato di sollecitare una discussione su questi argomenti, mi auguro che adesso con tutto ciò che abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo per la pandemia in corso ci sia una svolta, per la quale noi ci batteremo e saremo in prima linea».
Il Candidato Sindaco Augusto Moretti dal canto suo ha posto l’attenzione alla sfida che stiamo affrontando: «Un momento storico importante – ha dichiarato Moretti - che dobbiamo cogliere. Su cui ci giochiamo molto. Dove la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica possono fare la differenza fra il successo e l’insuccesso».
Molto pragmatico l’intervento del coordinatore cittadino di Forza Italia che come è abituato a fare da brillante imprenditore quale è ha posto l’attenzione sul momento quando i denari dei fondi europei finiranno: «Bisognerà essere in grado di sostenere tutto quello che abbiamo sviluppato con fondi nostri. Ecco perché è importante programmare adeguatamente», ha affermato Mario Orfei.


Il video del convegno integrale