San Donato Milanese: in consiglio comunale si discute dello stadio e scoppia la bagarre
Insulti, un cittadino allontanato dalla Polizia Locale e altri che abbandonano l’aula per solidarietà. Ginelli: «Spettacolo indecoroso, questa Amministrazione sarà ricordata come la peggiore di San Donato». Bocciata la mozione della minoranza per bloccare l'Accordo di Programma.
15 novembre 2024
La questione stadio a San Donato continua a tenere banco e “infiamma” decisamente gli animi della politica locale e dei cittadini. Nella serata di giovedì 14 novembre si è tenuto il consiglio comunale nel corso del quale è stata discussa la mozione della minoranza, alla fine bocciata, che chiedeva come prima istanza di avere una risposta formale dal Milan circa la sua scelta o meno di costruire lo stadio a San Donato, con contestuale sospensione dell’Accordo di Programma. Questo, a seguito della recente manifestazione di interesse che la società calcistica rossonera ha presentato in relazione all’acquisizione dello stadio Meazza e le aree limitrofe. Tuttavia, la discussione è ben presto degenerata, infiammando il clima e trasformandosi in vera e propria bagarre. «Ieri sera in Consiglio comunale sono successe cose molto gravi – spiega Gianfranco Ginelli, consigliere comunale del Pd e tra i firmatari della mozione -. Prima la richiesta di intervento della Polizia Locale da parte del Presidente del Consiglio per accompagnare fuori dalla sala un cittadino che contestava le affermazioni, a suo dire false, dell'assessore Mistretta, e quindi abbandono della sala di gran parte dei cittadini presenti in segno di solidarietà. Non meno grave un "sei un miserabile" rivolto a me dall'assessore Resta mentre restituivo al segretario generale la tessera che segnala la presenza, per lasciare l'aula dopo il voto, con l'assessore che per giustificarsi diceva che la frase era rivolta al suo vicino, l’assessore Mistretta. A memoria non ricordo un consiglio comunale di questo basso, bassissimo livello, uno spettacolo indecoroso, questa Amministrazione sarà ricordata come la peggiore di San Donato». Non di meno Ginelli non lesina gli affondi critici verso l’amministrazione guidata da Francesco Squeri dopo la bocciatura della mozione: «Adesso andranno avanti con l’iter burocratico già avviato, continuando a spendere inutilmente soldi dei cittadini per un Accordo di Programma inutile visto che è confermata la scelta del Milan di intervenire su San Siro. È chiaro - aggiunge - che l’obiettivo della maggioranza non è più lo stadio, che non si farà, ma sottoscrivere la convenzione per l'area San Francesco che scade a gennaio 2025 e poter così dare seguito ad un intervento edilizio che si poteva evitare. A questo serve la variante al PGT che vogliono a tutti i costi portare avanti, una concessione non dovuta ad un privato che nulla ha a che vedere con l'interesse pubblico che dovrebbero tutelare».
15 novembre 2024