"100 fontanili dall'Adda al Ticino" per salvare il territorio

Il progetto di Legambiente prevede una connessione ecologica tra i vari fontanili della Lombardia per salvaguardare le specie che vi abitano

Peschiera Borromeo, sabato 7 marzo 2015, presso il centro sportivo “La Gardanella”, si è tenuto un importante convegno sul progetto presentato da Legambiente, “100 fontanili dall'Adda al Ticino”. A esporre gli obiettivi si sono alternati Walter Ferrari, dell’Associazione Naturalista Carengione, Simona Colombo, di Legambiente e Stefano Gomarasca, professore dell’Università degli Studi di Milano. I fontanili, ovvero le risorgive che caratterizzano la fascia di territorio che separa l’alta dalla bassa pianura Padana, sono ambienti, relitti di vegetazione e fauna durante i periodi glaciali, per questo motivo, luoghi importanti dal punto di vista scientifico e storico. La fascia di fontanili si estende dal Piemonte al Friuli-Venezia Giulia, con un’alta concentrazione in Lombardia. Purtroppo si trovano in una zona altamente antropizzata, e le specie che li abitano sono sottoposte a diversi problemi quali: inquinamento, consumo del suolo, le “grandi opere” e inoltre la perdita d’interesse degli agricoltori, nel tempo, di riservare a queste zone un’adeguata manutenzione. Tutto questo porta alla scomparsa dell’ecosistema, considerato speciale e delicato delle risorgive.  Infatti  alcuni elementi di flora e fauna sono già estinti. È possibile però preservare quelli esistenti. La sfida del progetto è riuscire a collegare le zone del Ticino a quelle dell’Adda attraverso dei corridoi ecologici  che passano da punti cardine rappresentati proprio dai fontanili. Prima sarà necessario capire quanti e quali di questi potranno essere collegati. Si è iniziato con il completamento della banca dati del progetto FONTE (Sistema per la tutela e la valorizzazione dei fontanili del territorio lombardo), censendo le nuove risorgive, quelle scomparse e quelle inattive, per poi analizzare i livelli di falda.   Capire se alcune risorgive inattive possano o meno tornare in funzione èp molto importante. Dai dati raccolti, risulta che nel territorio di Peschiera Borromeo e dell’est milanese, la falda si è alzata di circa 2 metri, di conseguenza, il recupero delle risorgive interrate si prospetta facilmente attuabile, poiché basterebbe scavare solamente a un metro di profondità per liberarne l‘acqua. I fontanili potranno essere collegati tramite Bio-corridoi, ovvero aree che connettono tra loro delle popolazioni biologiche separate da barriere causate dall'uomo; in questo caso si parla di pesci, anfibi, macro invertebrati, vegetazione acquatica e libellule a rischio estinzione. A Peschiera Borromeo, come in tutta la provincia di Milano, l’obiettivo è il ripristino dei fontanili e il potenziamento della rete di connessione tra essi. Perché il progetto venga realizzato, è necessaria una collaborazione tra comuni e agricoltori: ogni agricoltore riceve 60.000 euro per recuperare la “testa” di un fontanile, dove sono presenti le ampolle dalle quali fuoriesce l’acqua di sorgente. Mentre servirebbe un piano di sviluppo rurale per ragionare sulla “rete” oltre a un piano per una costante e vitale manutenzione. Legambiente è in contatto con la Regione Lombardia e ci sono buoni segnali riguardo a possibili finanziamenti da parte della Fondazione Cariplo. Per ammirare dal vivo la bellezza di un fontanile e apprezzarne l’importanza e unicità, al termine della conferenza, si è svolta la visita del fontanile “Gambarone” a San Bovio, accanto alla sede della Microsoft. È segnalato in un atto notarile dell’anno 1010, ed è dotato di otto ampolle da cui sgorga acqua cristallina. Merita una visita, sperando che il Comune si prodighi in alcuni lavori di riqualifica, che dovrebbero comprendere anche il “Borsani” e il “Marocco”. Ci auguriamo tutti che il progetto “100 fontanili” vada a buon fine, perché sarebbe in grado di apportare dei miglioramenti a livello territoriale e soprattutto per proseguire la difesa dei luoghi esclusivi della Pianura Padana, che hanno costituito per secoli il successo dell’agricoltura in queste aree.
Una nota stonata sull'importante incontro avvenuto sabato è stata la totale assenza dei rappresentanti del Comune di Peschiera Borromeo, nonostante fossero stati invitati.