Milano, rissa alla Stazione centrale: 29enne accoltellato. De Corato: «Dal 1 maggio ad oggi almeno 126 delinquenti nordafricani arrestati»

Trapper Baby Gang, la magistratura rigetta richiesta di sorveglianza speciale del Questore di Milano: De Corato: «Le proposte sicurezza questura cestinate e condotta scellerata di soggetti “pericolosi” accettata»

Foto repertorio

«Cinque giorni fa ho preso parte alla manifestazione di Fratelli d’Italia, organizzata in piazza Duca d’Aosta, davanti alla Stazione Centrale per protestare contro criminalità, violenza, spaccio e degrado che caratterizzano ormai da anni la zona in mano a delinquenti, principalmente africani e irregolari. Questa notte l’ennesimo accoltellamento tra nordafricani: vittima un senegalese, gli aggressori, dello stesso continente del ferito, fuggiti. Dal 1° maggio ad oggi sono almeno 126 i nordafricani arrestati a Milano per reati vari. Servono presidi dinamici delle forze dell’ordine per controllare tutta la zona attorno alla stazione. Quando al governo di Milano c’era il centrodestra venivano effettuati controlli costanti sulle presenze davanti allo scalo. Ogni volta che arrivavano lì i blindati della polizia, 30- 40 di questi immigrati criminali e clandestini, che oggi vediamo a bivaccare nelle aiuole o gironzolare senza una meta in attesa della loro prossima vittima, finivano nelle camere di sicurezza della Questura e da lì venivano portati in via Corelli per essere rimandati nel paese di origine. Perchè non si fanno più questi blitz, come quelli che venivano fatti col questore Cardona? A quando i rimpatri degli irregolari che in questi mesi si sono opposti al tampone per non essere rimpatriati nei loro paesi di origine?», afferma l’assessore regionale alla sicurezza, Riccardo De Corato, in merito all’accoltellamento avvenuto nella notte in Stazione Centrale.
Il ventunenne Zaccaria Mouhib, trapper noto con il soprannome di “Baby Gang”.

Il ventunenne Zaccaria Mouhib, trapper noto con il soprannome di “Baby Gang”.

Baby Gang, il Tribunale milanese boccia una richiesta di 'sorveglianza speciale' della Procura

«Il tribunale di Milano ha rigettato una nuova richiesta di “sorveglianza speciale di pubblica sicurezza” avanzata dalla questura di Milano per il ventunenne Zaccaria Mouhib, trapper noto con il soprannome di “Baby Gang”. Secondo la valutazione della Questura, Baby Gang costituirebbe “una grave, attuale e concreta pericolosità sociale”. Eppure, il tribunale ha stracciato la proposta della Questura, perché “non ricorrono - scrivono nel decreto - pronunce penali che ne abbiamo affermato la responsabilità per delitti correlabili a una condizione attuale pericolosità”. È sconcertante, a mio avviso, la decisione del tribunale, che, di fatto, scagiona il trapper da qualsiasi accusa di “pericolosità”, lasciandolo libero di mettere in atto uno stile di vita scellerato, che racconta sui profili social e nei testi delle sue canzoni» commenta l’assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia, Riccardo De Corato, in merito alla decisione del Tribunale di Milano di rigettare la richiesta di sorveglianza speciale nei confronti del trapper Baby Gang. «È un pessimo segnale per l’intera comunità milanese e, in primis, per i giovani, che guardano al trapper come un modello da imitare», continua De Corato, «giustificare e non condannare una condotta deplorevole, dandone il benestare, è un incentivo a riprodurre quelle azioni. Il nome d’arte del cantante in questione, peraltro, è un chiaro riferimento al fenomeno delle baby gang, che a Milano sta creando numerosi problemi in termini di sicurezza collettiva, come mostra il video in allegato, che ritrae una delle numerose violenze compiute regolarmente da baby gang in città».