Peschiera Borromeo, sopralluogo al cantiere del datacenter Microsoft: un modello di sicurezza, sostenibilità e bonifica ambientale completata
Il sindaco Andrea Coden, l’assessore alla Sicurezza Alessandro Amenta e il presidente dell’associazione Bovi di San Bovio, Paolo Lago, visitano il cantiere e si complimentano per l’organizzazione. Concluse le bonifiche da idrocarburi e amianto. Nessun fumo visibile dai camini: lo garantiscono i tecnici Microsoft. |Guarda due video|

Il sindaco Coden, l'assessoreAmenta, Paolo Lago (Bovi di San Bovio) con i tecnici del cantiere
Il reportage della visita
Presa diretta
È stato un sopralluogo significativo quello effettuato venerdì 21 marzo presso il cantiere del futuro datacenter Microsoft a San Bovio. A guidare la visita il sindaco di Peschiera Borromeo Andrea Coden, l’assessore alla Sicurezza Alessandro Amenta e il presidente dell’Associazione Bovi di San Bovio Paolo Lago. Ad accoglierli, Dario Francescatti, responsabile Normative e Permessi per Microsoft, Filippo Tarriccone Direttore Microsoft nuove costruzioni Italia, insieme ai tecnici dell’azienda GSE, affidataria dei lavori.
L’ispezione ha permesso di osservare da vicino un cantiere che, per organizzazione, metodo e attenzione ai dettagli, rappresenta un esempio virtuoso nel panorama edilizio, con una cura che spazia dalla gestione ambientale alla sicurezza delle maestranze. Un’informazione di rilievo emersa durante la visita riguarda il completamento delle operazioni di bonifica dei terreni interessati da sversamenti di idrocarburi, oltre allo smaltimento dell’amianto rinvenuto nelle intercapedini dei vecchi capannoni demoliti. Un passaggio fondamentale per la tutela della salute pubblica e per la garanzia di uno sviluppo edilizio responsabile.
Gestione innovativa dei materiali e riciclo in cantiere
Una delle prime soluzioni illustrate durante il sopralluogo riguarda la gestione del materiale di demolizione. I cementi, separati dai metalli e da altri materiali inquinanti, vengono frantumati direttamente in loco tramite un processo industriale e reimpiegati nella nuova costruzione. Questa pratica di economia circolare riduce l’impatto ambientale e limita drasticamente il trasporto su gomma, contribuendo a contenere le emissioni inquinanti.
Controllo delle polveri e qualità dell’aria
Altro aspetto apprezzato dai visitatori è stato il sistema di abbattimento delle polveri, affidato a potenti cannoni che nebulizzano vapore acqueo costantemente sull’area di lavoro. Un accorgimento che impedisce la dispersione delle polveri nel quartiere, proteggendo la qualità dell’aria e dimostrando attenzione alla salute dei residenti.
Sicurezza e percorsi separati per mezzi e pedoni
L’organizzazione interna del cantiere si distingue per l’elevato livello di sicurezza. I percorsi di mezzi e pedoni sono rigidamente separati, con tracciati differenziati e costantemente monitorati dalla centrale operativa tramite walkie-talkie. Questo sistema consente il massimo coordinamento e riduce i rischi di interferenze tra operatori e macchinari.
Filtraggio dei residui plastici e attenzione al microinquinamento
Innovativo anche il metodo adottato per gestire i residui plastici derivanti dai pannelli prefabbricati, in particolare gli inserti in polistirolo. Per impedire la dispersione nell’ambiente, i tombini sono stati dotati di filtri speciali capaci di trattenere anche le particelle più leggere, evitando che finiscano nelle reti fognarie o nei corsi d’acqua.
Pianificazione rigorosa e formazione obbligatoria
La gestione del cantiere si basa su una pianificazione rigorosa delle attività quotidiane. La formazione è obbligatoria non solo per i subappaltatori, ma anche per ogni artigiano che opera sul posto. Tutti sono tenuti al rispetto delle normative di sicurezza, con un controllo scrupoloso dei dispositivi di protezione individuale: scarpe antinfortunistiche, giubbotti ad alta visibilità, guanti e occhiali protettivi sono obbligatori per chiunque acceda all’area operativa.
Completata la bonifica ambientale: idrocarburi e amianto rimossi
Un’importante conferma giunta durante il sopralluogo riguarda il completamento delle operazioni di bonifica ambientale: sono stati definitivamente rimossi i residui di idrocarburi presenti nei terreni, eredità delle precedenti attività industriali. In parallelo, è stato effettuato lo smaltimento in sicurezza di tutti i materiali contenenti amianto rinvenuti nelle intercapedini degli edifici dismessi. Si tratta di un passaggio cruciale che consente di restituire al territorio un’area salubre, pronta per accogliere tecnologie d’avanguardia nel pieno rispetto dell’ambiente e della salute collettiva.
Nessun fumo visibile dai camini: garanzia diretta dai tecnici Microsoft
Durante l’incontro, è stato affrontato anche uno dei temi che più preoccupavano i residenti: la presenza dei camini di ventilazione del datacenter. I tecnici Microsoft hanno assicurato che non sarà visibile alcun fumo proveniente da questi impianti. «I sistemi di filtrazione e trattamento dell’aria in uscita – hanno spiegato – sono progettati per evitare qualsiasi emissione visibile, nel pieno rispetto delle normative ambientali e della qualità dell’aria». Una rassicurazione importante, che testimonia ulteriormente l’impegno dell’azienda verso un’infrastruttura a basso impatto visivo e ambientale.
I complimenti delle istituzioni e del territorio
Il sopralluogo si è concluso con i complimenti ufficiali da parte del sindaco Andrea Coden, dell’assessore Alessandro Amenta e del presidente del sodalizio locale Paolo Lago. «Un cantiere modello che dovrebbe fare scuola», è stato il commento unanime espresso con soddisfazione dai rappresentanti istituzionali e dall’associazione di quartiere. Una buona notizia non solo per San Bovio, ma per l’intero territorio comunale, che guarda al futuro con fiducia, nel segno della sostenibilità, della sicurezza e del rispetto ambientale.
Giulio Carnevale