Peschiera, il Comitato sbotta: «La pazienza ha un limite. Questa amministrazione, come le altre, non ha fatto altro che affossare Canzo»

La lettera a 7giorni: «Non chiediamo marciapiedi lastricati in oro, e nemmeno la luna. Semplicemente di guardare anche alla salute e alla sicurezza di noi residenti e contribuenti»

La questione mai risolta della frazione di Canzo torna prepotentemente di attualità. Le promesse dell’amministrazione Molinari al’indomani del voto e ancora prima in campagna elettorale sono svanite come neve al sole. Le attività delle aziende di Canzo riprese dopo il lockdown sembrano ormai fuori controllo. Il Comitato residenti scrive nuovamente a 7giorni per ricordare all’amministrazione comunale “gli stessi insoluti problemi”, e all’opinione pubblica  la mancanza di ascolto. Il tutto riassunto in quattro punti:
1 - il parcheggio TNT in fondo a via 4 Novembre (a ridosso del cimitero) e posizionato dopo i Pilomat, continua ad essere linea di partenza per autoarticolati che sfrecciano (letteralmente) nella via a qualsiasi ora (principalmente notturne e primissima mattina/alba). Peccato che i Pilomat dovrebbero essere attivi dalle 20.00 alle 5.00 del mattino, tutti i giorni, 365 giorni l'anno. E invece? Perennemente abbassati (il telecomando lo hanno quelli del parcheggio), a "favore" del parcheggio di fronte al cimitero, che diventa bivacco per autisti etc. Tutto normale? Diciamo no... Segnalato N volte tramite Municipium: non è cambiato NULLA.
2 - Azienda che fa da parking in via Mazzini, ove transitano mezzi Schenker e - come rilevato ieri sera - autobotti contenente materiale infiammabile. Anche questa, solita rampa di lancio per passaggio mezzi pesanti in frazione, in prossimità del centro abitato.
3 - Manto stradale ed illuminazione. Stendiamo un velo pietoso. In via 4 Novembre, al passaggio di qualsiasi mezzo pesante (perchè debbano passare poi...), le finestre vibrano come anche cassoni tapparelle etc. grazie al fatto che il manto stradale è irregolare, con buche e tombini che si muovo al minimo passaggio (figuriamoci un autoarticolato)
4 - Nuova azienda di autonoleggio (?) in zona corso Italia. Un quantitativo industriale di passaggi di bisarche vuote e piene (contiamo anche la Hertz di via 4 Novembre) con notevole impatto sia acustico che di traffico in frazione.
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La denuncia del Comitato di Canzo pubblicato su 7giorni Channel il 5 nov 2017

«Ora...sembra una COLPA vivere a Canzo – scrive il Comitato nella lettera -. Sembra una COLPA aver comprato casa qui tanti anni fa e aver fatto sacrifici. Le risposte sono le stesse. Canzo è zona Industriale e quindi arrangiatevi. Oppure "situazione non gestibile e non risolvibile". O ancora "colpa delle altre amministrazioni che hanno dato OK a fare un polo di trasportatori etc". Tutte cantilene già sentite. Abbiamo i marciapiedi disastrati. Abbiamo pezzi di strada con strisce pedonali invisibili. Abbiamo un parco giochi (tanta grazia) costruito e non più gestito (le piante hanno coperto lo scivolo) e ancora "sigillato" quando tutti i parchi di Peschiera sono aperti da settimane. Abbiamo un traffico smisurato grazie ai camion, furgoni e passaggio dipendenti della varie imprese di via F.lli Bandiera»
I residenti propongono per l’ennesima volta, con spirito costruttivo di istituire una nuova zona a traffico limitato, e alcune soluzioni attuabili con poco: «La famosa ZTL sugli ingressi di corso Italia, via F.lli Bandiera (ove è presente il varco con tanto di telecamera NON MONITORATA se non quando viene fatto il danno al varco stesso, con visione delle registrazioni postume...) e in via 4 Novembre, ovvero i tre punti di accesso alla frazione "abitata" (vedi immagine contornata in rosso). Nel frattempo, molto semplicemente, basterebbe aggiungere la segnaletica del limite di passaggio in via F.lli Bandiera (varco) sempre in prossimità di dei tre accessi. Altra cosa molto semplice, cartellonistica che "inviti" (obblighi) i vari autisti, dipendenti, spedizionieri - che debbano recarsi alle aziende di via F.lli Bandiera - ad usufruire della rotonda di via Di Vittorio (all'altezza del benzinaio)».
Infine la lettera conclude con una considerazione legittima sulla mancata attenzione da parte dell’Amministrazione comunale: «Non chiediamo marciapiedi lastricati in oro, e nemmeno la luna. Semplicemente di guardare anche alla salute e alla sicurezza di noi residenti (e contribuenti...). La pazienza ha un limite. E questa amministrazione (a parte qualche intervento "contentino") non ha fatto altro (come le altre del resto) che affossare Canzo con ulteriori permessi/licenze ad aziende decisamente "fuori portata" per la frazione stessa».
Giulio Carnevale

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