Peschiera, via Galvani, depositata la perizia del dr. Zanzi che dimostra l'esistenza delle condizioni per mantenere in vita i 240 pioppi cipressini

Secondo la perizia commissionata dalle "Signore degli Alberi", con un minimo di manutenzione e l'applicazione dei coefficienti di calcolo corretti, tutti i parametri certificherebbero l'assoluta sicurezza. Domani verrà discussa dalla Commissione consiliare competente.

Peschiera, via Galvani flash-mob

Peschiera, via Galvani flash-mob "La voce degli alberi"

Una nuova piantumazione impiegherebbe 20-30 anni per riportare l'equilbrio ambientale

I pioppi di via Galvani, con la relativa diatriba tra una giunta decisa a fare piazza pulita degli alberi e gran parte della cittadinanza e delle associazioni favorevoli a interventi di messa in sicurezza che non compromettano l’esistenza degli stessi, sono destinati a far discutere. Domani 1 settembre, la Commissione consiliare discuterà le risultanze delle due relazioni eseguite dal tecnico comunale e dal tecnico nominato dalle "Signore degli alberi". Le due perizie depositate  il 31 agosto agli atti, dopo le ulteriori prove strumentali eseguite sui filari dei pioppi cipressini di Mezzate, dipingono due scenari completamente diversi. Abbiamo letto in anteprima le due relazioni, mentre per il dr. Giorgetti  le piante rimangono tutte da abbattere, per il dr. Zanzi le cose non stanno così e gli argomenti che porta sembrano più solidi e accademicamente comprovati. Obiettivo dello studio - spiega l'agronomo Zanzi nella sua perizia - è stato indagare se ci siano le condizioni per una effettiva riqualificazione mantenendo i due filari di pioppi, oppure se sia necessario procedere con il definitivo abbattimento degli alberi. Bando dunque ad altri elementi fuorvianti o, quanto meno, fuori luogo come le sterili disquisizioni sull’età degli alberi. Su una cosa i due tecnici concordano, i pioppi in questione non sono di età avanzata e si trovano in buono stato di vigore e rigoglio. Lo scandaglio del dottor Zanzi ha cercato di fare luce sulle “leggerezze” e sulle mancanze con cui la relazione agronomica comunale del dottor Giorgetti ha ribadito e confermato la sentenza di morte, già pronunciata (anzitempo) dal vicesindaco Righini, che non ha mai gestito brillantemente questa vicenda dimostrando tutti i suoi limiti nel ruolo di assessore all'ambiente e vicesindaco. La relazione odierna commissionata dalla "Signore degli alberi" riporta inoltre i benefici, calcolati tramite l’universalmente riconosciuto software I-Tree, che la presenza dei filari di via Galvani apporta all’area e ai cittadini in termini di riduzione e contenimento dell’inquinamento e di immissione di nuovo ossigeno, circa 15 tonnellate all'anno.
I risultati dello scandaglio portano anche a quantificare e monetizzare i benefici economici sommati al valore strutturale degli alberi circa 600 mila euro, cifra che aumenterebbe esponenzialmente con il trascorrere degli anni. Dallo studio si evince poi che una nuova piantumazione ripristinerebbe i fattori di equilibrio ambientale di cui l’ecosistema e la comunità godono attualmente non prima di 20 o 30 anni. 
La nuova relazione di Zanzi avvallata dalle risultanze strumentali, prosegue quindi ribadendo sostanzialmente i risultati ottenuti nella preliminare analisi e mettendo a nudo alcuni nodi cruciali su cui la giunta e la relazione da questa commissionata si sono espressi con eccessiva fretta e con scarsa cognizione di causa. In questo senso, viene confermato come sia fondamentale procedere, preliminarmente ai pulling test sugli alberi, ad una esatta misurazione dell’altezza degli stessi. Inutile quindi giocare con i numeri per piegare la realtà a proprio piacimento, lascia intendere la relazione del dottor Zanzi, che porta numerose prove matematiche a corredo delle proprie affermazioni. A creare dunque problemi di tenuta in caso di poderose raffiche di vento sarebbero dunque solo pochissimi alberi, sui quali si potrebbe comunque procedere con lo sfoltimento della chioma e la potatura accurata di alcuni rami: per dirla con parole semplici, manutenzione e cura sarebbero già di per sé la panacea della stragrande maggioranza dei mali evocati dai disfattisti come problemi insuperabili. 
Nella relazione si legge poi: «Come è possibile rimuovere 240 soggetti avendo testato solo 4 alberi?», quesito al quale la risposta dell’amministrazione peschierese latita da mesi. Ciò che in conclusione viene auspicato, alla luce di quanto rilevato, è che prima di qualunque intervento siano effettuati studi seri e completi su ogni singolo esemplare di pioppo presente in via Galvani e che, per mezzo di una maggiore cura e di costante manutenzione effettuata da soggetti competente, la stragrande maggioranza degli alberi (se non addirittura la totalità) venga “scagionata” da una condanna ingiusta, frettolosa e faziosa. Bando alle prese di posizione e ai diverbi politici, in gioco c’è molto di più di qualche voto alle prossime elezioni!

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