A San Donato Milanese l'affitto diventa solidale

Registrata la prima sottoscrizione di un contratto di locazione a canone calmierato, con il Comune nelle vesti di facilitatore e garante, per andare incontro al disagio abitativo

San Donato Milanese, il progetto pilota,promosso nell’ambito delle attività dell’Agenzia per la Casa, registra la prima sottoscrizione di un contratto di locazione a canone calmierato, con il Comune nelle vesti di facilitatore e di garante. In questo duplice ruolo, l’Amministrazione cerca di dare risposta al disagio abitativo che sta gradualmente interessando un sempre maggior numero di famiglie sandonatesi. L’iniziativa, che consiste nella promozione di una serie di contratti d’affitto “solidale” in cui il locatore e inquilino si incontrano grazie alla mediazione del Comune, negli scorsi giorni, con la firma del primo contratto, è diventato pienamente  operativo. In base al progetto, quanti si rendano disponibili ad affittare immobili sfitti a canoni contenuti, verranno messi in  contatto, attraverso la mediazione del servizio comunale dedicato alla materia abitativa, con nuclei familiari inseriti in azioni di aiuto  coordinate dai Servizi Sociali dell’Ente. Oltre a beneficiare degli sgravi previsti, i proprietari riceveranno tutela  da parte del Comune che assumerà il ruolo di garante arrivando a farsi carico del pagamento dei canoni di locazione eventualmente non corrisposti dal  conduttore che, per il buon esito dell’iniziativa e nell’ottica del superamento della propria condizione di disagio, sarà costantemente seguito e monitorato da parte degli uffici comunali. «La situazione di forte disagio abitativo che colpisce anche la nostra città – spiega il Sindaco Andrea Checchi – ci impone di elaborare nuove azioni e strategie per dare risposta a quanti non hanno la possibilità di accedere all’Edilizia Residenziale Pubblica e, contemporaneamente, hanno difficoltà a muoversi nel libero mercato, la cosiddetta“fascia grigia”. Il progetto pilota – continua il sindaco - per la promozione degli affitti solidali, si muove in questa direzione. Non possiamo dunque accogliere con soddisfazione la sottoscrizione del primo accordo, nella speranza che non rimanga un caso isolato. Per questo invitiamo quanti posseggano immobili sfitti – conclude - a non esitare a contattare l’Agenzia per la Casa al fine di ricevere maggiori informazioni sull’iniziativa»