Milano, diciasette nuovi Daspo urbani emessi dalla Questura, De Corato: «Ormai la città è allo sbando, abbandonata da questa Giunta»

Da Corso Buenos Aires ai bastioni di Porta Venezia, dal Duomo a Rogoredo. I destinatari dei provvedimenti sono una cittadina dominicana e 16 uomini di varie nazionalità: 6 persone sono residenti a Milano, 2 fuori provincia e 9 senza fissa dimora.

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Milano Corso Buenos Aires

«Ma dove sono i Ghisa?»

Milano, 17 agosto 2021. Grazie all'intensificazione dei servizi di controllo del territorio mirati al consolidamento della sicurezza urbana svolti dalla Polizia di Stato tramite i Commissariati Garibaldi Venezia, Città Studi e Mecenate, la Sezione Polmetro e la Polfer di Milano Rogoredo in sinergia con la Divisione Anticrimine, il Questore di Milano ha emesso ieri 17 Divieti di Accesso alle Aree Urbane, dai 6 ai 12 mesi, a carico di persone che, con la loro condotta, creavano pregiudizio al decoro, sicurezza e tranquillità pubblica.
I destinatari dei provvedimenti sono una cittadina dominicana e 16 uomini di varie nazionalità: 6 persone sono residenti a Milano, 2 fuori provincia e 9 senza fissa dimora. A fondamento dei Divieti di Accesso alle Aree Urbane vi sono condotte reiterate che, a vario titolo, impedivano la libera fruizione delle aree urbane: ubriachezza e richieste moleste di offerte di denaro a cittadini e turisti in transito che, spesso, erano azioni di disturbo finalizzate alla commissione di reati predatori. La maggior parte dei provvedimenti, dieci, ha riguardato l'area compresa tra Piazza Argentina e Piazza Oberdan inibendo ai destinatari, quindi, di accedere a Corso Buenos Aires, la più lunga arteria commerciale d’Europa. Sei provvedimenti sono stati emessi nei confronti di persone che gravitavano all'interno dell'infrastruttura di trasporto per elemosinare denaro necessario all'acquisto di stupefacenti nei pressi della Stazione di Rogoredo. Un provvedimento, infine, è stato emesso nei confronti di un cittadino senegalese molesto che infastidiva i turisti in Piazza Duomo tentando di vendere loro la propria mercanzia. L'eventuale violazione di tali prescrizioni viene sanzionata con la pena dell'arresto da 6 mesi a 1 anno. «Torno a ringraziare la Polizia Ferroviaria e l’Arma dei Carabinieri per altri arresti e controlli effettuati nella giornata di ieri. Denominatore comune di tutte queste operazioni: Polizia Locale non pervenuta», afferma il Consigliere Comunale di FdI a Milano, Riccardo De Corato, già vice Sindaco del capoluogo lombardo e attualmente assessore regionale. «Ormai la città, sia il centro che le periferie, è allo sbando, abbandonata da questa Giunta, promotrice di marce e pic-nic pro immigrazione, alla delinquenza per lo più straniera come dimostrano anche questi episodi. Le stazioni, in particolare, e tutte le zone circostanti sono terra di nessuno e roccaforti della malavita multietnica. Mi domando ancora una volta: dove sono i “ghisa”? Si vedono poco sia a presidio della città, sia delle stazioni.  
A inizio mese, il vice Sindaco Scavuzzo, rispondendo ad una mia interrogazione in merito ai controlli della Polizia Locale nei pressi della Centrale ha dato numeri davvero esigui soprattutto in considerazione del fatto che lì è pieno di balordi che rapinano, spacciano e bivaccano nelle aiuole della piazza: nei primi sei mesi del 2021 zero arresti e 37 denunce. Chiaramente questo è dovuto sia alla tolleranza di questa Giunta, sia al fatto che all’appello mancano ancora 500 vigili! Sicuramente, una delle prime cose che farà il centrodestra una volta vinte le elezioni sarà la bonifica delle aree limitrofe alle stazioni a cominciare dalla Centrale!»
, conclude De Corato.