Nonostante la recente legge regionale “no slot”, a Milano sono in arrivo 5 nuovi casinò. La causa è dovuta a una gerarchia normativa

Alla fine dello scorso gennaio è ufficialmente entrata in vigore la legge regionale contro il gioco d’azzardo patologico, nota come “no slot”, pensata per introdurre norme atte a limitare l’apertura di nuove sale giochi.

La legge, tra le altre cose, impone che le sale di nuova apertura debbano mantenere una distanza di “sicurezza” di 500 metri da luoghi sensibili, come scuole, luoghi di culto e di aggregazione, il che avrebbe di fatto reso impossibile l’approdo a Milano di ulteriori locali. Nonostante questo, però, la Questura meneghina ha recentemente rilasciato ben 5 nuove licenze, per sale che apriranno nei prossimi mesi. Tale circostanza, che rende di fatto nulle le prescrizioni della legge regionale, sarebbe da imputare a una gerarchia nelle norme in materia di concessione delle autorizzazioni. Il Ministero dell’Interno, su diretta sollecitazione della Questura di Milano, ha infatti intimato a quest’ultima di attenersi strettamente al Testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), quale strumento attraverso cui decidere de rilasciare o meno la concessione. In tal senso, quindi, i requisiti richiesti dalla normativa regionale verrebbero derubricati a secondari, il che richiederebbe una revisione della legge stessa.

Redazione Web