«La risposta della Giunta è sempre la medesima: apertura al confronto fattivo e responsabilità massima nei confronti dell’Ente e dei cittadini». Così il Comune di Paullo prende posizione a seguito dell’incontro intercorso l’8 maggio con il Comitato No Logistica, in merito alle polemiche originatesi successivamente.

«L’incontro è avvenuto all’insegna di un sereno confronto – commentano dall’Amministrazione -. Al termine non sono mai state pronunciati termini come “delusione”, “confusione”, “chiacchiere”. Gli stessi rappresentanti hanno ringraziato dicendo di aver apprezzato il meeting, convenendo sul fatto che la questione è più complessa di quanto pensassero. Qualcuno di loro ha ammesso che i rischi potenziali avrebbero potuto mettere in dubbio anche la propria convinzione nello slogan “no logistica”». 

In tal senso, il Comune precisa che i rappresentanti del Comitato hanno fatto diverse domande agli amministratori sui vari aspetti correlati all’area Mazzarello/Paullese, a cui hanno fatto seguito risposte puntuali, e che le informazioni comunicate erano già state rese note in vari momenti istituzionali e di comunicazione precedenti all’incontro, senza nessuna revisione di quanto già detto.

 

«Ogni informazione in merito all’ammontare di oneri versati dagli operatori privati – fa sapere l’Ente paullese - sono contenuti nei bilanci ufficiali del Comune e rappresentano una realtà: cosa ben diversa da ciò che è stato dichiarato dal comitato successivamente. Il quadro reale e non edulcorato da nessuna visione parziale della verità è molto complesso e gli amministratori stanno agendo a maggior tutela dell’Ente che hanno la responsabilità di amministrare e quindi dei paullesi tutti». 

A seguito dell’adozione della variante al PGT da parte del Consiglio Comunale, è ora il periodo di raccolta delle osservazioni che, assicura l’Amministrazione, saranno oggetto di successiva valutazione e, qualora fossero ritenute congrue, inserite nei documenti di pianificazione urbanistica che devono essere ancora approvati definitivamente. «Stupisce quindi – concludono dal Comune - che alcune dichiarazioni apparse successivamente all’incontro siano state differenti da quelle pronunciate nel corso del medesimo».