Paullo, il Comitato No Logistica incontra la Giunta: «Profonda delusione»

Il privato non avrebbe mai presentato richiesta ufficiale per il cambio di destinazione d’uso dell’area, dove originariamente doveva sorgere un centro commerciale. «Ci è stato detto che, qualora non venisse concessa la possibilità di fare la logistica, l’operatore potrebbe chiedere indietro gli oneri già anticipati»

Il Comitato No Logistica in un recente flash mob

Il Comitato No Logistica in un recente flash mob

Lo scontro tra il Comune di Paullo e i cittadini contrari alla realizzazione di una logistica nell’area compresa tra la Paullese e via Mazzarello, si fa più acceso. Nei giorni scorsi, infatti, dopo essere stati ricevuti da sindaco e Giunta, i residenti coalizzatisi nel Comitato No Logistica si sono detti profondamente delusi. 

«Alla nostra precisa domanda se e quando il proprietario del lotto di terreno, su cui è stata avviata la procedura di variante al PGT per la costruzione di un centro commerciale, avesse presentato formale richiesta per la modifica di destinazione d’uso in logistica, la risposta è stata che non era stata presentata nessuna richiesta scritta – affermano gli esponenti del Comitato -, ma che il privato ha fatto chiaramente sapere al Comune che si stesse orientando verso quella direzione. Hanno anche parlato dell’eventualità che se non viene concessa la possibilità di fare la logistica, il privato può chiedere indietro gli oneri che lo stesso ha già anticipato e il cui ammontare ogni giorno appare sempre più nebuloso (4, 5, 9 milioni)».
 
Proprio questo argomento, sostengono gli attivisti, non solo non emergerebbe da alcun atto della procedura che ha portato all’approvazione della delibera consiliare di adozione della variante al PGT dell’11 marzo scorso, ma neppure da alcun altro documento ufficiale dell’Amministrazione. «Fosse anche vero che il privato, teoricamente, abbia facoltà di chiedere indietro gli oneri versati – proseguono – ciò non può e non deve giustificare una variante urbanistica che va a impattare su una zona residenziale creando un grave danno e disagio, in particolare ai residenti del quartiere San Pedrino/Mazzarello. Ben sapendo poi che la convenzione su quel terreno ad uso commerciale scade nel 2024 e solo allora si dovrà iniziare a discutere di eventuali modifiche».

In tal senso, il Comitato ha annunciato di stare predisponendo le obiezioni alla variante presentando anche delle proposte alternative, tra cui lasciare la zona nello stato attuale a mitigazione del raddoppio della Paullese ed eventuale arrivo della metropolitana, e altre attività compatibili con la vicina zona residenziale.

«Intanto – concludono gli esponenti – invitiamo tutti i cittadini di Paullo a partecipare alla nostra manifestazione che si terrà il prossimo 29 maggio per dire un “no” fermo e deciso a una scelta scellerata e incomprensibile».

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1 commenti

Giano :
Pubblicate anche cosa risponde il comune | domenica 16 maggio 2021 12:00 Rispondi