Paullo: l’Autorità nazionale anti corruzione indagherà sulla gestione del bocciodromo
Il gruppo consigliare di Insieme per Paullo chiede il parere dell’Anac: «Il contratto è stato prorogato senza che ne sussistessero le condizioni. Gli uffici competenti non hanno fornito spiegazioni attendibili»
Il contratto d’appalto per la gestione del bocciodromo di Paullo finisce sotto la lente di ingrandimento. La questione è stata sollevata nel corso dell’ultimo Consiglio comunale a seguito dell’interrogazione presentata da Insieme per Paullo, che ha chiamato l’Anac (Autorità nazionale anti corruzione) a pronunciarsi in merito alla proroga concessa dal Comune. Secondo quanto sottolineato dal Consigliere Franco Lucente, infatti, per la concessione della proroga, della durata massima di sei mesi in attesa dell’elaborazione di una nuova procedura di gara, in base al codice degli appalti devono sussistere due condizioni necessarie. La prima è che il prolungamento sia già previsto nel contratto d’appalto originario e la seconda che esso venga concesso prima della scadenza del contratto stesso. «A Paullo nessuno dei due punti è stato rispettato – ha affermato Lucente -: il contratto è scaduto a ottobre 2019 e la proroga è stata fatta due mesi dopo, inoltre nel contratto d’appalto non c’è alcuna previsione di proroga tecnica». Alla luce di ciò il gruppo di Insieme per Paullo ha chiesto chiarimenti al sindaco, sostenendo però di non aver ricevuto risposte soddisfacenti. Da qui la decisione di chiamare in causa l’Anac, che prenderà visione dell’incartamento relativo all’appalto.
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