Picchiato e rapinato a Paullo da falsi venditori di bitcoin: presa anche la “mente” della rapina

Dopo l’arresto dei due 17enni che, a settembre 2020, avevano aggredito un 46enne in via Pasubio, i Carabinieri hanno rintracciato anche un terzo soggetto, che si ritiene abbia ordito la trappola

Mercoledì 28 aprile un ragazzo di 17 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Paullo, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Milano su richiesta della Procura dei Minorenni. Il giovane è ritenuto l’ideatore principale della rapina commessa lo scorso 24 settembre ai danni di un 46enne che si era accordato per l’acquisto di Bitcoin. All'epoca la vittima, residente a Verona, aveva pubblicato un annuncio di compravendita di Bitcoin su internet e aveva preso appuntamento via WhatsApp con quelli che credeva essere due venditori per incontrarsi in via Pasubio a Paullo e consegnargli denaro contante in cambio di un'analoga cifra in criptovaluta. Qui aveva incontrato i sedicenti venditori, due 17enni, che lo avevano aggredito a calci e pugni per poi rubargli 2mila euro e lo zainetto contenente un computer portatile. A fine gennaio 2021 i militari erano riusciti a rintracciare ed arrestare i due aggressori ed ora è finito con loro al carcere minorile Beccaria anche un terzo componente della banda, ritenuto la mente ideatrice della rapina, che avrebbe intrattenuto frequenti contatti sia con la vittima, per la compravendita dei Bitcoin, sia con gli altri due materiali rapinatori minorenni durante la commissione del colpo.

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