Continua la raccolta firme per il prolungamento della M3 fino a Paullo, 200 firme in due ore: «No alla BRT, vogliamo la Metro»

A Peschiera Borromeo e a San Donato Milanese un sabato di passione in mezzo alla gente: «Viviamo in simbiosi con Milano, per lo studio, per il lavoro, serve un sistema per connetterci efficacemente alla rete di trasporto pubblico milanese»

Gi attivisti del Comitato C6 al mercato di Peschiera Borromeo

Gi attivisti del Comitato C6 al mercato di Peschiera Borromeo Anche il sindaco di Pantigliate Franco Abate in prima fila a raccogliere le firme

«Saremo al fianco di ogni forza politica che condividerà il nostro scopo: il prolungamento della M3»

«Noi del #C6 abbiamo già pronto il nostro studio, il solo che guarda al futuro, non ha costi perché vengono tutti ammortizzati dal grande beneficio di avere un sistema di trasposto sostenibile, la Metropolitana».

Nella mattinata di sabato, a Peschiera Borromeo, i volontari di Insieme per Peschiera con gli attivisti del Comitato #C6 hanno raccoltole firme al mercato di via Matteotti, dalle 10 alle 12 oltre 200 cittadini, residenti nei comuni della Paullese, hanno sottoscritto la petizione per chiedere con decisione il prolungamento della M3 fino a Paullo. «Viviamo in simbiosi con Milano, per lo studio, per il lavoro – dichiara Cesare Farina portavoce di Insieme per Peschiera -, serve un sistema per connetterci efficacemente alla rete di trasporto pubblico milanese. Non ne vogliamo sapere del Bus Rapid Transit o dei trasporti su gomma. È bastato un guasto di un bus di linea sulla Paullese questa settimana per mandare in tilt la circolazione per ore creando enormi disagi alle persone. Il Sud Est Milano è l’unica via di accesso al capolugo senza una soluzione di trasporto su ferro. Diciamo basta, ed esortiamo tutti i cittadini dell’asse Paullese a firmare. A tal proposito ricordo che tutti i giorni è posssibile firmare negli orari di apertura al Satrincha cafè di via Liberazione 29 e al Bar Ristorante Black And White di via Moro 1 parcheggio Coop».

Nel pomeriggio è toccato agli attivisti di San Donato Milanese che coadiuvati dai militanti del Circolo FdI Giorgio Almirante locale, si sono organizzati con il gazebo per la raccolta firme in Piazza Bobbio davanti all’Esselunga.  A San Donato è possibile firmare tutta la settimana nei seguenti esercizi: Sernavimar, Auorora Cafè, Cartoleria di Diana Giovanni Mario, Caffè Minerva, il Calzolaio, Altragrafica, San Giuda, Erboristeria Natu, Panificio Tettamanzi, Cartoleria Mari, Parafarmacia Kennedy, L’angolo di Matilde, Ciclofficina Renato Russo.

Il Comitato C6 è da sempre molto critico con quelli che «da sempre gettano fango sul futuro del Sud Est Milano, promuovendo il medievale BRT, con le sue batterie dannose al Litio, con la devastazione del suolo dovuto al raddoppio delle corsie stradali e il conseguente consumo di suolo, con il danno per la nostra salute provocato dai pneumatici che innalzano polveri sottili durante il rotolamento sull’asfalto, con l'inadeguatezza dovuta alla loro poca capienza di trasporto di persone ad ogni passaggio, se paragonato a quello di una metropolitana».

Capitolo importante e condiviso dagli attivisti del Sud Est Milano è  il famigerato Studio di fattibilità che dovrebbe analizzare costi e benefici, che fanno poi slittare a piacere con ragioni infondate ad aprile 2020. «Noi del #C6 – spiega il Presidente Carla Bonacinace l’abbiamo già pronto il nostro studio, il solo che guarda al futuro, non ha costi perché vengono tutti ammortizzati dal grande beneficio di avere un sistema di trasposto sostenibile, la Metropolitana. Il nostro comitato si batte solo per la Metropolitana e saremo al fianco di ogni forza politica che condividerà il nostro scopo. Vogliamo bene al territorio. Siamo la regione più inquinata d’Europa insieme alla Polonia, nello Studio di fattibilità i costi della salute pubblica non sono neanche presi in considerazione. Quando prima o poi presenteranno lo Studio di fattibilità ci diranno che la BRT costa meno, ma noi non la vogliamo».