Coronavirus, Caterina Molinari tuona contro la diffusione di un decreto non definitivo: «Gravità inaudita». Ai giovani: «Fate attenzione»
Il Sindaco di Peschiera parla di “informazione che fa male al paese” e di “irresponsabilità”, chiedendo ai peschieresi di attendere il decreto definitivo e di non prendere decisioni affrettate
08 marzo 2020
Le anticipazioni della stampa sulla bozza del decreto della presidenza
del Consiglio dei ministri che ieri avrebbe dovuto decidere
sull’estensione della zona rossa a tutta la Lombardia, e ad altre undici
province, ha fatto andare su tutte le furie il sindaco di Peschiera
Borromeo. Il decreto alla fine non è stato emanato, lo si attende per la
giornata di oggi, ma sono arrivate le critiche feroci di Caterina
Molinari con un post tranchant sul proprio profilo Facebook:
«L'irresponsabilità di diffondere un provvedimento non ancora definitivo è di una gravità inaudita – recita il messaggio -. Chiedo a tutti, peschieresi
e non, di attendere che verrà emanato dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri e che disciplinerà le prossime settimane e di non prendere decisioni affrettate e assolutamente non
motivate. L'aggiornamento di ATS di questo pomeriggio non ha
evidenziato variazioni per la nostra Città: sono sempre due i casi di
cittadini residenti a Peschiera Borromeo risultati positivi al tampone».
La prima cittadina di Peschiera Borromeo poi si rivolge ai giovani:
«Faccio un appello, questa volta soprattutto ai nostri ragazzi e ragazze
(e alle loro famiglie). In questi giorni, durante i quali avrete molto
tempo per stare insieme con i vostri coetanei, evitate di stare
in gruppi troppo numerosi, non scambiatevi bottiglie, bicchieri...
Abbiamo imparato in queste poche settimane di osservazione della
modalità di diffusione del virus che spesso proprio i giovani possono
essere portatori assolutamente sani del virus
e diffonderlo inconsapevolmente. Fate attenzione, lo farete non solo
per il vostro bene, ma anche, e soprattutto – conclude il sindaco -, per
quello di chi vi sta intorno».
08 marzo 2020