Da Peschiera Borromeo, Zelo Buon Persico, Cervignano d’Adda e Santa Giulia un fiume di cocaina e ketamina per la movida milanese
Due soci di un noto ristorante peschierese risulterebbero i colonnelli del boss, procedevano alle consegne dell’ultimo miglio. La banda intratteneva rapporti anche con la camorra

i pacchi di soldi sequestrati
13 maggio 2022

Della droga sequestrata
Nell’articolo pubblicato ieri abbiamo dato conto dei
risvolti dell’inchiesta di Milano, sul narcotraffico e il riciclaggio con opere
d'arte, nella quale è stato indagato anche Alberto Genovese. L'ex fondatore di
start up, come si legge nell'ordinanza del gip Carlo Ottone De Marchi, che ha
portato a 31 arresti (21 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 7 sottoposti
all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), avrebbe acquistato nel
novembre 2019 da 2 indagati 100 grammi «di sostanza stupefacente del tipo
Ketamina o cocaina» da «ritenersi destinata alla successiva vendita o cessione».
Droga che gli sarebbe stata assegnata in piazza Beltrade dove c'era la sua “Terrazza
Sentimento”. L’organizzazione criminale, che si ritiene sia stata in grado di
rifornire numerosi trafficanti lombardi, laziali, pugliesi e abruzzesi di
ingenti quantitativi di stupefacenti tra cocaina, ketamina e hashish, sul
territorio milanese approvvigionava anche spacciatori operanti nella movida
cittadina e nei party privati. Al vertice della macchina smantellata dal
lavoro di tre anni della Narcotici della squadra Mobile milanese, guidata da
Marco Calì e Domenico Balsamo, e coordinata dal pm Silvia Bonardi della Dda di
Milano, c’è lui: Andrea Deiana, «importantissimo broker di stupefacenti
internazionale, in grado di organizzare forniture per centinaia di chili». L’uomo, pregiudicato,
risulta «cotitolare di una importante galleria d'arte moderna ad Amsterdam»
come mercante d'arte specializzato nelle opere dell'artista contemporaneo,
probabilmente più famoso e nello stesso tempo più enigmatico del pianeta, “Bansky"
di cui nelle chat intercettate utilizzava pure il "nickname". Deiana intratteneva
rapporti con vari narcotrafficanti legati ad associazioni di tipo mafioso, di
elevata caratura criminale tra i quali il noto broker Raffaele Imperiale e il
latitante Vincenzo Amato. Proprio con Raffaele Imperiale è emersa una
particolare connivenza tanto da aver contribuito, per diverso tempo, a
garantire la sua latitanza: dall’attività investigativa, infatti, è emerso come
BANKSY, il trafficante, lo abbia addirittura scortato nella fuga da Kiev a
Dubai. Secondo quanto riportato dal Corriere, nonostante i sequestri (36 chili
di coca, 87 di hashish, 9 di marijuana, 32 di ketamina), eseguiti dal settembre
2019, l’attività proseguiva a ritmo frenetico. Proprio Milano la sua rete prevedeva un’organizzazione quasi militare che si
giostrava immagazzinando i carichi in box e case sicure. I corrieri non
dovevano conoscersi tra loro. Le
comunicazioni solo con telefoni criptati (nickname rubati a Star
Wars, «Obi Wan Kenobi», o a un rivoluzionario anarchico ucraino, «Nestor»). E avevano l’ossessione per le «cimici»:
le macchine venivano bonificate quasi ogni giorno. In caso di microspie o
controlli della polizia facevano sparire subito le auto. Come riporta sempre il Corriere in un altro articolo la merce veniva
stoccata in box e appartamenti sicuri: in città, a Santa Giulia, o nei
dintorni, a Zelo Buon Persico e Cervignano d’Adda, nel Lodigiano. A Carimate, nel Comasco, c’era invece la
«cucina» per produrre la ketamina. È qua che due della banda vengono
intercettati mentre si preparano alla lavorazione del prodotto.
Il vertice faceva base ad Amsterdam, da dove venivano intrattenuti
numerosi rapporti con altri gruppi criminali stanziali in Spagna, Lituania, Sud
America, e Nord Africa. A supervisionare le attività milanesi erano i suoi due
«colonnelli», soci del ristorante di un noto locale di Peschiera Borromeo.
Erano loro a gestire le staffette, a cui era affidato l’«ultimo miglio» del
traffico, e che comprendevano anche due motociclisti del celebre gruppo degli
Hell’s Angels che bazzicavano il circolo bikers di Cologno Monzese
(perquisito). Gli investigatori hanno anche trovato otto autovetture con
doppifondi artefatti e azionabili elettronicamente oltre a dispositivi anti-spionaggio.
13 maggio 2022