Il Partito Democratico in festa a Peschiera

Cosa rappresenta oggi la festa del PD?
È l’espressione della vitalità dei nostri iscritti, della passione politica e della voglia di mettere il proprio lavoro a disposizione di un obiettivo più grande, ovvero rafforzare il nostro partito e farlo crescere. Crediamo che il PD abbia un ruolo fondamentale nella democrazia.

Com’è cambiata negli anni?
La festa è legata a radici forti di tradizione popolare, nasce dal passato. Negli anni l’abbiamo arricchita cercando di stare al passo con i tempi, introducendo anche eventi musicali più moderni. L’innovazione di quest’anno è dare voce ai nostri rappresentanti politici: ogni sera ci sarà un saluto di un rappresentante del partito a più livelli come consiglieri regionali, provinciali e parlamentari europei. In questi dieci minuti dedicati alla politica, verrà fatta una riflessione sulla nostra società e sul nostro Comune. È un momento concreto per fare conoscere le attività del PD e cosa si vorrebbe fare per cambiare le cose. Pensiamo che questo meccanismo funzioni di più rispetto ai classici dibattiti politici.

Qual è l’importanza di eventi come questo su Peschiera Borromeo?
A prescindere dal colore politico, le feste popolari sono una risorsa per tenere vive le nostre città, che altrimenti rischiano di diventare quartieri dormitorio. Mi auguro che la nostra Amministrazione cambi rotta e investa in queste feste perché la gente deve poter vivere la città, deve poter coltivare le relazioni e conoscersi. Queste feste fanno uscire la gente di casa, le strade si animano e la città diventa più sicura e vissuta. Serve un’area feste per dare la possibilità alle associazioni culturali e alle cooperative di potersi esprimere.

Com’è organizzata la festa?
Intorno all’organizzazione della festa ruotano 70 volontari, tra simpatizzanti, iscritti, ma anche gente che è connotata politicamente in un modo diverso. È un momento aggregativo bello e piacevole. Il ristorante copre 400 posti a sedere e la cucina è di qualità, grazie al nostro cuoco Gino Dinoia, che propone piatti di pesce a prezzi davvero modici. Sono inoltre presenti una pizzeria, un bar stuzzicheria, la classica ruota a premi e la lotteria. Ogni serata sarà allietata da musica e balli. Un ruolo fondamentale nell’organizzazione lo svolgono i tre volontari che si alternano ogni sera all’ingresso per ricevere le persone. Quest’anno abbiamo acquistato due dispositivi per tenere lontane le zanzare e rendere più piacevole la permanenza alla festa.

C’è un tema conduttore delle serate?
Il filo conduttore è sicuramente la politica e il ruolo del PD. È importante che emerga quello che viene fatto in termini concreti dal partito, analizzando ognuno il proprio contesto di riferimento.

Quale messaggio vuole trasmettere il PD attraverso la festa?
Nonostante le mille difficoltà che ci ha creato questa Amministrazione, limitando la possibilità di realizzare la festa e occupando l’area preposta con il circo, per noi è stato importante essere riusciti a organizzarla comunque. Abbiamo identificato una nuova area nel Centro Paolo Borsellino, dove per la prima volta allestiremo la festa. La festa è il sale della vita del partito, è la possibilità di poterci esprimere per valori più grandi. La festa è l’espressione dell’attività dei volontari, che si dedicano promuovendo le proprie idee, valori e progetti.

Come definisce l’attività del PD su Peschiera Borromeo, sufficiente o migliorabile?
Sempre migliorabile! Siamo una realtà effervescente, dobbiamo usare i linguaggi della società moderna. Non dobbiamo passare inosservati perché l’informazione deve poter arrivare a tutti. Lavoreremo per crescere ancora e superare i 150 iscritti. L’obiettivo è quello di tornare a governare la nostra città, puntiamo a voler offrire una classe dirigente rinnovata.

Perché il cittadino peschierese dovrebbe venire alla festa del PD?
Verrà come ha sempre fatto perché è un momento di aggregazione, svago, divertimento e ottima cucina. L’aggregazione è la forza della festa popolare, tutti sono invitati indipendentemente dal proprio colore politico.

Greta Montemaggi