Niente armi atomiche, solo pace

Negli anni in cui pubblicava la teoria della relatività generale, che molti ricercatori considerano il frutto del massimo sforzo intellettuale mai affrontato da un cervello umano, il conflitto mondiale del 1914-18 gli fece prendere coscienza della bestialità della guerra e della necessità di trovare forme di organizzazione politica e di rapporti tra i popoli, che fossero in grado di eliminarla per sempre. Negli anni venti partecipò ai lavori di una commissione della Società delle Nazioni. Dopo l’avvento al potere del nazismo lasciò per sempre l’Europa e si stabilì a Princeton, negli Stati Uniti. Per alcuni anni fu il principale personaggio di riferimento dei movimenti pacifisti di tutto il mondo, ma nell’agosto 39 si decise a firmare la famosa lettera al Presidente USA, T. Roosevelt, per informarlo che la Germania stava per costruire un ordigno micidiale e che l’unica speranza di arginare questo pericolo consisteva nell’intensificazione dello studio dell’energia atomica e delle sue applicazioni pratiche. Einstein si disse convinto della necessità di creare un organismo mondiale sovranazionale per eliminare ogni possibilità di conflitto tra i popoli. Una settimana prima di morire firmò l’appello ai popoli del mondo di B. Russell.
La serata si svolgerà presso il centro anziani di San Bovio, sotto i portici di via Veneto, adiacente al ristorante Bistrot San Bovio. Per info Marina Cerudi , 335 5386874.

Giulio Carnevale