Paride Orfei denuncia un caso di mala gestione burocratica: il Comune di Peschiera non assegna l'area alla scuola internazionale Piccolo Circo dei sogni

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Piccolo Circo dei sogni di Paride Orfei: "Paride Orfei denuncia un caso di mala gestione burocratica: il Comune di Peschiera non assegna l'area alla scuola internazionale Piccolo Circo dei sogni di Paride Orfei per un fidejussione che nessuno è in grado di rilasciare".«Adesso basta, è sei mesi che abbiamo vinto il bando di gara per l'assegnazione dell'area e gli uffici comunali ci stanno facendo disperare per l'assegnazione definitiva».

Queste le dichiarazioni di Paride Orfei in seguito alla melina burocratica che mette a rischio l'esistenza della scuola internazionale del Piccolo Circo dei Sogni dal 2006 a Peschiera Borromeo. Con 350 iscritti la scuola di Paride Orfei, nel 2014 ha partecipato alla gara per l'assegnazione dell'area che l'Amministrazione Falletta ha istituito per dare la possibilità alla Scuola di crescere. «Il bando prevede una fidejussione di vent'anni - dichiara Paride Orfei - il problema è che nessuna assicurazione rilascia una polizza per più di dieci anni. Per vent'anni le rilasciano solo i consorzi, ma agli uffici competenti le rifiutano. Ma quello che è più grave, che i funzionari comunali, con la scusa delle elezioni rifiutano di incontrarci per trovare una soluzione».

«Ci siamo indebitati per le attrezzature per allestire la nuova area, - continua Paride Orfei - e in comune sembra che con le elezioni di mezzo nessuna voglia prendere posizione su una norma del bando palesemente deficitaria. Non abbiamo nessuna intenzione di farci strumentalizzare politicamente da una o dall'altra parte, non è una questione di destra e/o sinistra è una questione di chiarezza e buon senso, vogliamo sapere come stanno le cose. I funzionari che hanno redatto il bando con quelle clausole hanno una responsabilità a cui non possono sfuggire. Vogliamo sapere come stanno le cose, se non lo vogliono fare per la scuola lo facciano almeno per le 350 famiglie degli allievi».