Peschiera, 21 famiglie "intrappolate": non possono vendere casa o usufruire del superbonus 110%, dopo una vita di sacrifici |Video|

Per richiedere il riscatto del diritto di superficie devono frazionare i cortili, ma non possono farlo perché inspiegabilmente al catasto il Comune non risulta proprietario dell’area in edilizia convenzionata

Domenica 9 maggio 2021, le famiglie delle villette a schiera di via La Malfa incontrano 7giorni

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Il M5S deposita un interrogazione per vederci chiaro

Peschiera Borromeo. Un brutto pasticcio, che si protrae ormai da numerosi anni. Questa è una storia di ordinaria burocrazia che vede protagoniste 21 famiglie residenti nelle villette a schiera di via Ugo La Malfa in località Mezzate, costruite in edilizia convenzionata alla fine degli anni ’80. Nonostante una Delibera comunale del 2019 fissi le quote del riscatto delle aree ex Cimep (Consorzio Intercomunale Milanese Edilizia Popolare), i proprietari degli immobili di quel comparto, si trovano nella condizione di non poter riscattare la piena proprietà delle loro unità immobiliari perché non riescono a frazionare i cortili. Il 23 Gennaio del 2015 il settore Pianificazione e Gestione del territorio del Comune di Peschiera Borromeo scrive ai proprietari in osservazione alla Delibera 115/201, intimandoli di frazionare le aree cortilizie di pertinenza di ciascuna villetta, in difetto ci penserà d'ufficio il comune con pesanti sanzioni per i proprietari. Gli immobili risultavano correttamente identificati e accatastati, mentre i 21 cortili erano un unico terreno mai frazionato. Quando edificarono quelle abitazioni, la società costruttrice falli e non frazionò le aree esterne di pertinenza delle villette. Tre frazionamenti dei cortili, per i numeri civici 2,40 e 42 andarono a buon fine. Nel 2016 altri 13 proprietari hanno richiesto il frazionamento ma questa volta l’Agenzia delle Entrate-Territorio il 7 Marzo 2016 ha respinto l’istanza con la seguente motivazione: “La lettera d'incarico non giustifica la non firma Cimep. Una errata intestazione va rettificata con le modalità previste” . Questo è dovuto al fatto che il terreno/i da frazionare risultano ancora intestati in parte al CIMEP. L’ Agenzia contestava che, se il CIMEP era realmente intestatario, doveva intervenire nell’atto sottoscrivendo il documento; se invece non lo era più (dal dicembre 2012 l’Ente aveva ceduto al Comune i propri diritti) doveva scomparire dall’intestazione catastale dando corretta voltura agli atti pubblici che il Comune e il CIMEP avevano sottoscritto. Passaggio confermato anche Franco Ornano assessore del Comune di Peschiera Borromeo e delegato di frazione: «Tutta l’area fu rogitata nel dicembre 2012, da quella data il comune di Peschiera Borromeo risulta proprietario. Documento che abbiamo prodotto nelle sedi competenti. Il problema risalirebbe ai tecnici privati che erroneamente nel chiedere il frazionamento dopo quella data hanno ricondotto la proprietà ancora al Cimep. L’Agenzia delle entrate rilevate queste anomalie ha di fatto ricondotto senza titolo la proprietà al Cimep. Così le richieste dei cittadini di frazionamento non potevano essere più soddisfatte perché i dati risultavano incongruenti. Come amministrazione ci stiamo spendendo per risolvere la questione con numerosi solleciti ai Notai che si sono occupati dei rogiti e all’Agenzia delle Entrate. Ma le attività sono tutte ferme perché i dirigenti dell’Agenzia delle Entrate non fanno conferenze da remoto ma solo di persona e con la pandemia in corso capite che è impossibile comunicare agevolmente».
Affermazioni che non trovano riscontro da parte dei residenti che denunciano la totale mancanza di collaborazione sulla vicenda da parte dei tecnici comunali che a loro dire non collaborerebbero con il professionista incaricato dalle famiglie dei residenti per risolvere la vicenda, e aggiornare i documenti pubblici. Una Visura Catastale dell’area di qualche giorno fa conferma che per l’Agenzia delle Entrate il proprietario dell’area è ancora il Consorzio Cimep oggi in liquidazione. Nessuna modifica agli atti pubblici. Questa situazione impedisce ai proprietari di vendere l’immobile ai prezzi di mercato, basti pensare che non riscattando la piena proprietà il valore delle villette a schiera di via La Malfa, 130 mq circa su due livelli, è stabilito dai parametri comunali: una unità indipendente viene valutata come un bilocale in edilizia libera. Alcuni dei proprietari, vorrebbero cedere la proprietà per ritirarsi in una casa più piccola per mutate necessità famigliari ma non possono farlo, pena la rinuncia dei sacrifici di una vita. Anche chi vorrebbe riqualificare dal punto di vista energetico la propria abitazione usufruendo delle agevolazioni fiscali del superbonus 110%, si trova nella condizione di non poter accedere alla misura in quanto non ha la piena proprietà. A portare la vicenda all’attenzione del Consiglio comunale ci ha pensato il Movimento 5 Stelle locale, che attraverso Davide Toselli Consigliere comunale di opposizione il 18 aprile 2021 ha depositato una interrogazione al Sindaco per sapere alla luce dell’attuale impossibilità di procedere ai frazionamenti e con I giardini dai civici 4 al 38 perché ancora intestati al CIMEP, il motivo per cui non sono stati volturati e quando il Comune pensa di poter procedere al reale riscatto da parte degli assegnatari delle villette visto che le pratiche per il frazionamento sono ancora bloccate dall'Agenzia del Territorio. Interrogazione a cui il regolamento del Consiglio comunale assegna al sindaco Caterina Molinari 30 gg di tempo per rispondere. I proprietari delle villette, stanchi di questa situazione, chiedono al comune l’apertura di un tavolo per risolvere la vicenda, come era stato paventato in un incontro informale del mese di dicembre del 2020. Al momento i proprietari non sono stati convocati. Il cortocircuito burocratico è servito, e come al solito chi paga sono sempre i cittadini.
Giulio Carnevale

Interrogazione prot.n.14631

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