«Piangiamo un Servitore dello Stato esemplare. Di grandissima umiltà e modestia, onesto, pacato, leale, di un garbo non comune; il ruolo e la responsabilità del Comando non hanno mai minimamente scalfito queste doti umane, prima ancora che professionali, che ne facevano un punto di riferimento serio, affidabile, qualificato». Così Stefania Bonaldi, sindaco di Crema, ricorda il Comandante della Polizia Locale, Giuliano Semeraro, deceduto a 63 anni sabato 14 novembre al termine di una lunga battaglia contro una grave malattia. Semeraro ha lasciato un segno indelebile anche nel territorio del Sud Est Milano: per ben 14 anni è infatti stato ai vertici della Polizia Locale di Peschiera Borromeo e, prima ancora, aveva ricoperto la medesima carica a Mediglia. «Giuliano Semeraro ha prestato servizio per la nostra Città fino al 2015 con serietà, onestà e spirito di abnegazione – affermano Il sindaco Caterina Molinari, il Comandante Claudio Grossi, l’Amministrazione e tutto il Comando della Polizia Locale peschierese -. Viene ricordato da amici, colleghi e amministratori con parole di ammirazione per la sua profonda umanità e lealtà. Lascia la moglie e la figlia a cui tutta l’Amministrazione si stringe in un abbraccio». Allo stesso modo anche il sindaco di Mediglia, Paolo Bianchi, l’Amministrazione Comunale, il Comandante Dr. Cilano, il Settore Vigilanza e tutti i dipendenti comunali medigliesi hanno voluto esprimere le proprie condoglianze, il cordoglio e la vicinanza alla famiglia Semeraro per il grave lutto. «Era una persona speciale che amava il suo lavoro e lo faceva con passione e dedizione – lo ricordano con commozione gli esponenti dell’associazione “Quei Bovi di San Bovio” -. Quando San Bovio fu presa d’assalto dai ladri si rese disponibile a tutte le ore per aiutarci, ad ogni segnalazione inviata corrispondeva un controllo dei suoi agenti, grazie a lui e ai suoi uomini quel periodo finì. Caro Giuliano, San Bovio non dimentica! Un abbraccio alla tua famiglia». Il funerale si terrà lunedì 16 novembre alle ore 15 a Mulazzano, dove Semeraro abitava con la famiglia, presso l'oratorio.