Peschiera, Centro sportivo Borsellino, il Comune intima al gestore la demolizione dei manufatti e delle reti protettive realizzate “senza titolo”

L’Ausonia che ha 90 giorni di tempo per provvedere alla demolizione dei plinti in calcestruzzo, dei pali e della rete perimetrale, replica: «Inviate controdeduzioni con una Pec il 17 febbraio, perchè l'Ordinanza dice altro?»

Peschiera Borromeo, 3 marzo 2023. Con l’Ordinanza Dirigenziale n. 18 in data odierna il Comune ha ordinato alla Società Ausonia 1931 S.C.A.R.L. , concessionaria  dell’impianto sportivo “Borsellino” «di demolire entro 90 giorni le opere edilizie di realizzazione di reti protettive posizionate dietro le due porte del campo da calcio e lungo il lato ovest del campo stesso, (fuori dal manto erboso), realizzate con struttura in pali in ferro, alti circa 6 m., posizionati nel terreno mediante la realizzazione di plinti in calcestruzzo, il tutto costituito da n° 5 campate di circa 6 m. (lati Nord e Sud) e da n° 14 campate da circa 6 m. (lato Ovest) ed il contestuale ripristino dello stato dei luoghi».
Secondo quello che si evince dall’Ordinanza, il dispositivo  ha dato luogo avvio del Procedimento, supportato dalla Relazione della Polizia Locale  e dal sopralluogo del 10 febbraio 2023 da parte del personale del Settore Pianificazione urbana, senza che entro il termine previsto dall’avvio del procedimento sia pervenuta alcuna memoria scritta da parte del Concessionario dell’impianto. Fatto contestato da Mario Di Benedetto membro del CDA di Ausonia 1931, il quale raggiunto telefonicamente da 7giorni ha sottolineato di aver inviato una Pec il 17 Febbraio 2023 al Comune di Peschiera Borromeo, nella quale venivano esplicate tutte le controdeduzioni con le specifiche norme. Il contenuto secondo Ausonia 1931 confermerebbe che la natura delle opere realizzate rientrerebbe nell’edilizia libera, e quindi non soggetto al nulla osta del’amministrazione comunale, come invece riportato nell’Ordinanza dirigenziale. In giornata Ausonia ha scritto al Dirigente responsabile del procedimento facendo presente il precedente invio certificato, rinviando nuovamente il contenuto delle controdeduzioni: «Perchè l'Ordinanza dice altro? Evidentemente l’hanno persa?», commenta Di Benedetto, gestore del Centro Sportivo Borsellino di via Carducci.
Il Comune di Peschiera Borromeo  nel provvedimento, oltre paventare eventuali sanzioni amministrativi ed eventuali risvolti penali, solleva anche problemi di sicurezza motivando l’urgenza del dispositivo «a tutela dell’incolumità degli utilizzatori dell’impianto sportivo». L’Ordinanza continua  sostenendo che «le opere con struttura metallica, di tale sviluppo e altezza, deve avvenire in modo tale da assicurare la perfetta stabilità e sicurezza delle strutture e da evitare qualsiasi pericolo per la pubblica incolumità e pertanto sono sottoposte al deposito della denuncia ex art. 65 D.P.R. 380/2001 e s.m.i., prima dei lavori».
Mario Di Benedetto è un fiume in piena: «Abbiamo realizzato quei lavori per permettere l'attività di atletica in contemporanea alle attività sul campo a 11 e non perdere palloni o troppo tempo durante le partite per recuperare la palla in fondo alla pista. Per il comune dovevamo ottenere il nulla osta. Va bene, siamo disponibili a pagare la sanatoria, ma l’ordinanza di demolizione proprio è incomprensibile. Al contrario di quello successo in altri campi sportivi di Peschiera Borromeo, i lavori li abbiamo pagati di tasca nostra e rimarranno poi nella disponibilità dell’impianto comunale. Con il sindaco Moretti avevamo un bel rapporto, poi non lo so qualcosa è cambiato, il suo comportamento è quello dell’amministrazione comunale li trovo incomprensibili e …»
Giulio Carnevale

Ordinanza Dirigenziale n. 18 del 3 marzo 2023

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