Peschiera, dopo 21 anni gli assegnatari degli alloggi del PS/4 di Linate, raggiungono un accordo economico col C.I.M.E.P. |Audiogramma|
Il Consorzio Intercomunale Milanese per l’Edilizia Popolare di Milano in Liquidazione dal 2010 orà potrà definitivamente chiudere, e i residenti potranno riscattare la nuda proprietà

La firma della transazione bonaria Da sinistra: avvocato Antonella Andreini legale di un terzo degli assegnatari; avvocato Ugo Carlo Di Nicolò legale di due terzi degli assegnatari; avvocato Antonino Salsone legale del C.I.M.E.P. e Angelo Zito dirigente del C.I.M.E.P. in liquidazione.
12 aprile 2022

Linate, le case del PS/4;
PS/4 Linate, le dichiarazioni dei legali e del dirigente del C.I.M.E.P in liquidazione
Peschiera Borromeo, Lunedì 11 aprile 2022, nella Sala
Consiliare messa a disposizione dall’Amministrazione
comunale, si è messa la parola "fine" alla vicenda tormentata del PS/4 di Linate
che durava da più di vent’anni. Intorno alle 17,00 circa, i legali delle
controparti, una rappresentanza degli assegnatari degli alloggi di Via
Archimede e la Dirigenza del C.I.M.E.P. in Liquidazione, Consorzio Intercomunale Milanese per l’Edilizia
Popolare di Milano, si sono ritrovati per la firma dell’accordo transattivo che
pone fine al contenzioso ultraventennale: «Ho,
infatti, iniziato ad occuparmi della vertenza del lotto PS/4 nel dicembre 2001»
ha dichiarato Ugo Carlo Di Nicolò
legale dei due terzi dei residenti del comparto. Soci della ex Coopersativa e C.I.M.E.P. si sono trovati a metà strada. Le
origini della vicenda sul piano amministrativo risalgono al lontano 1985. La
convenzione urbanistica che prevedeva il pagamento del contestato conguaglio è del 1988.
Secondo i legali degli assegnatari degli alloggi di edilizia economica e popolare
realizzati ai sensi della legge 167/62, il conguaglio economico
richiesto dal C.I.M.E.P. , non era dovuto. I 93 soci della ex Cooperativa Edilizia Lambro mossero anche
una causa di tentata truffa ai vertici del C.I.M.E.P. , agli ex Sindaci di
Peschiera Borromeo Marco Malinverno e Francesco Tabacchi e a due funzionari del Comune di Peschiera
Borromeo. Il gruppo di proprietari sosteneva di essere stato indotto in errore in
merito alla corretta quantificazione e imputazione delle somme dagli stessi
dovute al C.I.M.E.P. La sentenza depositata il 22 aprile 2010
presso la V sezione penale di Milano, dal Giudice dottoressa Beatrice Secchi
sancì il “Non doversi procedere nei confronti degli imputati in relazione al
reato loro ascritto perché lo stesso è estinto per intervenuta prescrizione”. Leggi l'articolo dettagliato di 7giorni del 14 maggio 2010.
L'articolo continua dopo il video e le immagini
«L’accordo al quale siamo arrivati
dopo oltre due anni di estenuanti trattative – precisa l’avvocato Ugo Carlo Di Nicolò- prevede
che gli assegnatari degli alloggi realizzati della cooperativa e/o loro aventi
causa paghino al C.I.M.E.P. in
Liquidazione la complessiva somma di € 656.000, di cui € 590.000 quale esborso
diretto da ripartire tra le unità immobiliari in base ai millesimi di proprietà
ed € 66.000,00 (sessantaseimila/00) mediante accredito al C.I.M.E.P. delle
somme giacenti sul conto corrente n. 349660 e sul conto titoli a garanzia n.
029102222 già intestati alla disciolta Coop. Lambro. Il valore al mq (che si
ottiene dividendo la spesa per i 15.870 mq circa assegnati alla cooperativa) è di
€ 41,3358 (quarantuno / 3358). Il Comune di Peschiera Borromeo pagherà al C.I.M.E.P. in Liquidazione lo stesso valore al mq per i
4.130 mq residui mq del lotto, con una spesa di € 170.000,00 circa. Con la firma dell’accordo chiuderemo anche i
travagliati rapporti con la ex Banca Popolare di Lodi (ora Banco BPM) la cui
filiale di Peschiera Borromeo nel 1988 aveva rilasciato una fidejussione che
ancora non era stata svincolata. La
banca, infatti, era tra due fuochi e, per non sbagliare, a seguito delle mie
diffide non ha mai né pagato al C.I.M.E.P. la somma garantita, né restituito agli ex soci della cooperativa le
somme tutt’ora giacenti dopo oltre 30 anni sui conti intestati alla Coop Lambro
1».
L’accordo transattivo è stato ispirato e caldeggiato dal
Presidente della 4^ sezione civile del Tribunale di Milano, dottor Stefano Rosa,
che ha suggerito una soluzione ragionevole e pragmatica dapprima rifiutata dal C.I.M.E.P. e poi dallo stesso accettata dopo le
sentenze con le quali il credito del Consorzio era stato dichiarato prescritto,
con conseguente revoca di tutti i decreti ingiuntivi che erano stati
erroneamente emessi nel 2018 e 2019. La pratica del Lotto PS/4 di Peschiera
Borromeo è rimasta l’ultima che il C.I.M.E.P. doveva concludere per completare la procedura di liquidazione – avviata
nel 2010 – e cessare definitivamente la propria esistenza. Nei prossimi mesi si
aprirà il fronte con il Comune per la trasformazione del diritto di superficie
in diritto di proprietà piena, mediante riscatto della nuda proprietà ed
eliminazione dei vincoli oggettivi e soggettivi alla circolazione degli
immobili edificati dalla cooperativa.
Giulio Carnevale
12 aprile 2022