Peschiera, furti a San Bovio, una cittadina denuncia: «L'amministrazione comunale non sembra essere interessata all'argomento»

La residente, ha subito un primo furto a dicembre del 2019, che ha reso la sua Mercedes irreparabile, e a distanza di meno di tre mesi un'altro furto alla nuova Volkswagen consegnata a febbraio

Nessuna risposta dal Sindaco Caterina Molinari

Mi chiamo RM e risiedo a San Bovio, piccola frazione nonché zona residenziale del comune di Peschiera Borromeo. Vi scrivo perché, in questo piccolo quartiere, la situazione è diventata insostenibile a causa dei numerosi furti (case e auto). Nonostante le denunce ai Carabinieri, nulla accade in termini di prevenzione e supervisione. L'amministrazione comunale non sembra essere interessata all'argomento. Ho segnalato a Dicembre il primo furto alla mia auto (foto dove manca il motore) e stamattina ho scritto nuovamente (stavolta anche alla polizia locale) con le foto della nuova auto saccheggiata (manca tutta la plancia e l'elettronica).
Capisco che ci siano altre priorità, tuttavia mi domando se sia normale che in meno di tre mesi si debbano pagare oltre 20K€ di danni a causa di malviventi senza controllo. Mi rendo anche conto che non si tratta di un problema semplice da risolvere e, probabilmente, non sarà nemmeno risolvibile ma attenzionare e provare a mitigare  i rischi mi sembra doveroso nei confronti dei cittadini. Vi ringrazio se potrete anche solo parlarne.
Prendiamo spunto dal consiglio della nostra lettrice, per parlare, come ci ha consigliato della questione furti. Bellaria e San Bovio sembrerebbero essere le due frazioni di Peschiera Borrome più colpite dal brutto fenomeno dei topi di appartamento ma sopratutto dai ladri d'auto.

Delinquenti acrobati in grado di arrampicarsi ai piani alti e scassinatori provetti che danno del tu alle serrature; meccanici esperti che in poco tempo sono in grado di smontare a pezzi un veicolo e di rivendere i ricambi ad un florido mercato nero che a quanto pare è alimentato da continue richieste di operatori truffaldini.

A San Bovio dovrebbe essere più diffcile delinquere in questo senso, perchè se è vero che per i furti degli appartamenti i criminali possono scappare attraverso i campi, per quanto riguarda i pezzi smontati dalle automobili è d'obbligo il trasporto con veicoli che passano per forza sotto l'unico varco di accesso alla frazione, che è anche telecontrollato. È evidente  che di notte le Forze dell'Ordine operative non sono messe in grado di operare al meglio data la scarsita di uomini e mezzi, ma le premesse della video-sorveglianza avrebbero dovuto sopperire a tutto questo. Evidentemente così non è stato.

Questa cittadina in meno di tre mesi ha subito due furti, incredibili per la dinamica demolitrice: durante la notte, sono state asportare numerose parti meccaniche ed elettroniche dalle autovetture parcheggiate, in poco tempo e in assoluto silenzio. Dopo il primo furto dello scorso dicembre, non è stato più possibile riparare la Mercedes e la sfortunata peschierese ha dovuto cambiare automobile. Dopo meno di un mese anche la nuova Volkswagen è stata oggetto di accurata asportazione degli interni ed esterni da una banda di criminali che evidentemente adopera le auto parcheggiate nella frazione peschierese come magazzino ricambi.

La derubata all'indomani del primo furto, percisamente il 16 dicembre 2019, si era rivolta al Sindaco Molinari via email, lamentando l'accaduto e in tono costruttivo aveva chiesto al primo cittadino: «Mi rendo conto che non si può fare molto ma si potrebbe, forse, fare qualcosa affinché le persone non si ritrovino in questa situazione?». A questa missiva, come ci racconta l'interessata al telefono, il Sindaco Molinari non ha mai risposto.

Oggi, al secondo furto, la sfortunata ha fatto lo stesso, ha riscritto al Sindaco un'altra email chiedendo nuovamente un impegno: «Pensate di poter fare qualcosa? E' normale, a vostro parere, questa situazione? Credo che l'amministrazione non possa far finta di nulla»

I toni della cittadina nei confronti del Sindaco non sono stati assolutistici o polemici, sia a dicembre che oggi chiedono un po'di umana comprensione per la serie di furti costati più di 20 mila euro a quella famiglia, e la richiesta all'amministrazione di mettere in campo iniziative per arginare il fenomeno. «Va bene tutto, ma l'indifferenza proprio no» ha chiosato la sfortunata.

Giulio Carnevale

L'automobile cannibalizzata dai ladri di ricambi

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