Peschiera: il bilancio 2011 scatena le critiche

Da un lato, si sono riunite alcune delle forze di minoranza, anche quelle attualmente non in Consiglio, vale a dire Partito Democratico, Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori, Rifondazione Comunista,  Vivi Peschiera, Futuro e Libertà e Gruppo Misto, accusando il sindaco Falletta di avere previsto un aumento dell’addizionale Irpef, parallelamente a un taglio dei servizi alla cittadinanza. «I contenuti di questa conferenza – ha dichiarato Luca Brunet di Rifondazione – sono condivisi da tutte le forze politiche qui presenti. Ci opponiamo al bilancio proposto della maggioranza, che prevede un raddoppio dell’aliquota Irpef, che passa dallo 0,2% allo 0,4%. Nel contempo, c’è una netta diminuzione di diverse voci che rappresentano l’attività dei servizi sociali e, oltretutto, molte altre voci non lasciano letteralmente traccia sul bilancio, come il centro cultura, la nuova area feste, l’ampliamento del centro Borsellino». «L’aumento di queste tasse – ha aggiunto Francesco Ortugno del PD – va a toccare il reddito dei nostri cittadini, senza alcuna programmazione concreta per Peschiera: noi riteniamo che questa Amministrazione non sia in sintonia con la città». Il primo cittadino Antonio Salvatore Falletta ha invece difeso l’operato della propria maggioranza, a partire dall’introduzione di una fascia di esenzione per i cittadini con un basso reddito: «In un momento molto difficile, questa Amministrazione ha deciso che tutti i cittadini con un reddito annuo inferiore ai 15mila euro avranno l’azzeramento dell’addizionale Irpef e potranno usufruire di alcuni servizi gratuiti. Sempre in materia di servizi, stiamo spendendo molto: ad esempio, abbiamo dotato la città di un nuovo pullman a norma per i disabili; a settembre apriremo una nuova sezione dell’asilo nido, che porterà i posti da 125 a 141; i centri estivi hanno avuto un incremento del 20% di partecipanti e dureranno tre settimane in più». «Nel bilancio 2011 – ha proseguito Domenico Piromalli, vicesindaco e assessore al Bilancio – l’Amministrazione ha stanziato circa 15 milioni di spesa per i servizi, rispetto ai circa 13 milioni del 2010 e agli 8 milioni del 2006. Inoltre, l’aumento che abbiamo previsto per l’Irpef, corrisponde a un caffè al mese: questo non è un raddoppio delle tasse».

Alessandro Garlaschi