Il padre del bambino, dopo l’increscioso e preoccupante incidente, ha ritenuto doveroso informare l’Amministrazione comunale dell’accaduto, giudicando l’ente inadempiente rispetto alla manutenzione della zona incriminata. Nello specifico, il signor T.C. afferma la presenza di alcuni buchi nel terreno in prossimità dei muri di recinzione, proprio dietro agli uffici comunali, causa della rovinosa caduta del bambino e dei danni riportati. La ricostruzione dei fatti, riportata dal padre di T.E., mette in luce la poca sicurezza dell’area e, nonostante la sua tempestiva segnalazione e la conseguente uscita dei Carabinieri e della Polizia locale, a due settimane dall’accaduto nessun intervento è stato apportato e la zona risulta ancora non in sicurezza. Il sindaco di San Donato Milanese Mario Dompè si è interessato personalmente alla vicenda, impegnandosi a intervenire nel caso i sopralluoghi avessero rilevato un effettivo pericolo della zona. Dopo i dovuti accertamenti, il sindaco Dompè ha declinato la responsabilità dell’incidente a una cattiva manutenzione dell’area: «Rivolgendo i miei auguri al bambino per una pronta guarigione, voglio sottolineare come nell’area indicata dal genitore non esistano buchi nel terreno. Infatti, come documentato dalla relazione di servizio stilata dagli agenti di Polizia locale intervenuti sul posto, il bambino non è caduto in un buco, ma nel cavedio attiguo al garage sotterraneo del palazzo municipale. Il cavedio stesso è protetto da un parapetto che fin dall’edificazione del palazzo ha prevenuto eventi di questo tipo che possono verificarsi solo nel caso in cui la protezione venga scavalcata volontariamente. Tra l’altro, l’area si trova ben lontana dal parco giochi e sul limitare di un parcheggio aperto alla pubblica circolazione, un ambito in cui un bambino dovrebbe muoversi sotto lo stretto controllo di un adulto» ha dichiarato il Sindaco a conclusione della vicenda.

Greta Montemaggi