Ipotesi di truffa su protesi, sequestro da 34 milioni di euro a Gruppo San Donato
Lo schema, secondo quanto si è appreso, è molto simile a quello emerso dall’inchiesta sui rimborsi dei farmaci che vede 11 persone indagate per un altro presunto raggiro alla Regione
11 dicembre 2020
Milano, 10 dicembre 2020 – Un sequestro cautelativo di 34 milioni di euro a carico di alcune società della gruppo ospedaliero San Donato. È la misura eseguita dal Nucleo di Polizia Economico Finanzaria della Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla pm di Milano, Paolo Storari, su una presunta truffa nell’acquisto di protesi a danno della Regione Lombardia.
Lo schema, secondo quanto si è appreso, è molto simile a quello emerso dall’inchiesta che vede 11 persone (tra cui l’ex presidente dell’ospedale San Raffaele, Nicola Bedin) indagate per un altro presunto raggiro alla Regione Lombardia: quello sulla vendita di farmaci che, secondo l’accusa formulata dallo stesso pm Storari, sarebbero stati acquistati a prezzo scontato dagli ospedali del gruppo San Donato che però ottenevano dalla Regione il rimborso totale della fornitura. Il profitto della truffa è rappresentato dalla differenza tra i due importi, pari appunto a oltre 10 milioni. Un sistema che sarebbe stato replicato anche nella vendita di protesi.
Lo schema, secondo quanto si è appreso, è molto simile a quello emerso dall’inchiesta che vede 11 persone (tra cui l’ex presidente dell’ospedale San Raffaele, Nicola Bedin) indagate per un altro presunto raggiro alla Regione Lombardia: quello sulla vendita di farmaci che, secondo l’accusa formulata dallo stesso pm Storari, sarebbero stati acquistati a prezzo scontato dagli ospedali del gruppo San Donato che però ottenevano dalla Regione il rimborso totale della fornitura. Il profitto della truffa è rappresentato dalla differenza tra i due importi, pari appunto a oltre 10 milioni. Un sistema che sarebbe stato replicato anche nella vendita di protesi.
11 dicembre 2020