Lasciano il bimbo in ospedale perché vivono in una tenda: il sindaco di San Donato ha incontrato la coppia

Il Comune ha intensificato i contatti con le Istituzioni, le associazioni di volontariato e le realtà preposte a fornire assistenza ai giovani genitori senza fissa dimora

L'ospedale Predabissi di Vizzolo, dove i due genitori hanno lasciato il bambino

L'ospedale Predabissi di Vizzolo, dove i due genitori hanno lasciato il bambino

Continua a fare scalpore il caso della giovane coppia che, vivendo in condizioni difficilissime in una tenda presso il capolinea della M3 a San Donato, ha deciso di lasciare il loro figlioletto alle cure dell’ospedale Predabissi di Vizzolo. Il caso è diventato di fatto di interesse nazionale, dopo il post pubblicato su Facebook dal Ministro per la Famiglia e la Natalità, Eugenia Roccella. Nel frattempo, il sindaco di San Donato, Francesco Squeri, lunedì 26 dicembre ha incontrato e ascoltato la giovane e sfortunata coppia di neo genitori. A riguardo, il Comune di San Donato ha reso noto che, ormai da diverse settimane, la rete dell’Unità di Strada composta dalle associazioni di volontariato è al lavoro sulla vicenda della giovane coppia di senzatetto che dorme nei pressi del terminal della M3. Nel frattempo, il Comune ha continuato a collaborare con il Comune di Milano (Ente territorialmente competente), le associazioni di volontariato e le realtà preposte a fornire assistenza e supporto alle persone senza fissa dimora, con l’obiettivo di definire rapidamente le modalità più efficaci per prestare aiuto nel rispetto dell’insindacabile volontà della coppia. «Nel lavorare alacremente per offrire loro tutto ciò di cui hanno bisogno – aggiunge il Sindaco Squeriinvito le Istituzioni, gli organi di informazione e i cittadini ad agire nel pieno rispetto del diritto alla riservatezza rivendicato dai due giovani e da quanti, ogni giorno, vivono senza una fissa dimora. Il miglior modo per prestare aiuto a queste persone, pertanto, è avvalersi dei canali deputati a tale scopo, segnalando eventuali situazioni di disagio ai Servizi Sociali del Comune di competenza, alle associazioni di volontariato quotidianamente impegnate nell’assistenza ai senzatetto o contattando il 1520, il numero di pubblica utilità attivato dalla Croce Rossa Italiana per tutelare l’incolumità delle persone coinvolte».

Iscriviti alla Newsletter settimanale di 7giorni, riceverai  le ultime notizie e il link dell'edizione cartacea in distribuzione direttamente nella tua casella di posta elettronica. Potrai così scaricare gratuitamente il file in formato PDF consultabile su ogni dispositivo