Pista “sfregiata” a San Donato, il Comune: «Al lavoro per il ripristino e individuare i colpevoli»

Ma l’opposizione incalza: «Fatto criminale, manca ancora un adeguato sistema di controllo al parco, così come un piano organico per la sicurezza della città»

All’indomani dal deprecabile atto vandalico che ha deturpato la nuova pista di atletica del parco Mattei a San Donato, strappata in più punti probabilmente anche per mezzo di un piccone, la reazione dell’Amministrazione comunale non si è fatta attendere. 

«La buona notizia – fanno sapere dal Comune tramite una nota ufficiale - è che, nonostante la vile azione perpetrata la pista ha ottenuto parere positivo da parte del tecnico omologatore della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Ciò vuol dire che l’impianto potrà essere nuovamente utilizzato per la pratica sportiva da atleti di tutte le età». 

L’Amministrazione rende poi noto di stare già agendo su due fronti: «Da un lato, i tecnici dell’Ente hanno avviato il confronto con l’impresa che sta curando la riqualificazione dell’impianto per assicurare in tempi brevi la sistemazione del fondo. L’obiettivo è concludere l’intervento, che sarà senza oneri aggiuntivi, entro la fine di settembre. Dall’altro lato - spiegano - è stato rafforzato il sistema di controllo sul Parco e sulle aree limitrofe anche attraverso un maggior numero di passaggi delle pattuglie delle forze dell’ordine che monitorano il territorio. Faremo il possibile affinché gli autori di questo reato siano individuati e posti di fronte alle proprie responsabilità civili e penali. Garantiremo il massimo della sicurezza ai cittadini e un controllo ancor più capillare sui beni comuni e sugli spazi condivisi».

L’opposizione non ha però mancato di incalzare la maggioranza, ponendo l’accento proprio sulla questione sicurezza. «Al Mattei non si è trattato di teppismo – commentano congiuntamente gli esponenti di Insieme per San Donato e San Donato Milanese Ci Piace -, sembra piuttosto che qualcosa di molto brutto sia entrato in circolo nella nostra città. Siamo di fronte a un atto criminale vero e proprio. Siamo solidali con lo sport sandonatese, sfregiato da questi delinquenti. Purtroppo, anche questa volta, emerge l’assenza di qualsiasi adeguato sistema di controllo del parco, le cui strutture sono lasciate di fatto, e non da oggi, a disposizione di qualunque malintenzionato. Tutto ciò mentre continua a mancare un serio e concreto piano organico per la sicurezza della città. Di fronte a simili episodi – concludono - , siamo ancor più determinati a batterci per San Donato, perché la buona amministrazione costituisce il più forte argine contro sopraffazione e criminalità».
Redazione Web 

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