San Donato: profugo nigeriano di 17 anni vaga per la città senza meta e viene soccorso da due vigili

Il giovane era sbarcato a Crotone e poi, dopo aver alloggiato per poco in un centro di accoglienza, è partito alla volta del Nord Italia, sino a San Donato

Ora è affidato a una struttura di Crema

Ha avuto lieto fine la vera e propria odissea che ha visto come protagonista un giovane profugo nigeriano di 17 anni che, dopo aver viaggiato per tutta l’Italia da Sud a Nord, è giunto fino a San Donato, dove ha chiesto aiuto a due agenti della polizia Locale. Era da poco passato il mezzogiorno di mercoledì 20 aprile quando una pattuglia di vigili era impegnata nei rilievi di un incidente stradale in viale De Gasperi. Qui gli agenti sono stati avvicinati dal ragazzo, dall’aria giovanissima, che indossava una tuta da ginnastica e un giubbotto. In un inglese molto stentato il ragazzo ha fatto capire di essere in cerca di aiuto, di essere fuggito da un centro di accoglienza e di non avere un posto dove stare. I vigili lo hanno quindi accompagnato al comando ed hanno avviato tutte le indagini del caso per identificarlo e verificare la sua storia. Dopo alcune ore di attesa, durante le quali il ragazzo è stato rifocillato, è stato possibile scoprire la sua età e che avesse alle spalle un lunghissimo viaggio. Dopo aver lasciato la sua terra natia in fuga dalla povertà, il 17enne si era diretto in Libia, dove aveva atteso di potersi imbarcare in una delle tante carrette del mare che costantemente tentano pericolose traversate verso l’Italia. Una volta sbarcato a Crotone lo scorso 30 marzo, il giovane era stato identificato ed affidato ad un centro di accoglienza, dove però aveva avuto una lite con alcuni connazionali. Da qui la decisione di partire verso il Nord Italia e l’arrivo a San Donato dopo un viaggio in autobus. Per la verità non è chiaro quale tragitto il 17enne abbia percorso e quali mezzi abbia preso, sino al suo arrivo alle porte di Milano. Ad ogni modo, dopo varie ricerche, la polizia locale sandonatese lo ha affidato ad una struttura d’accoglienza nei pressi di Crema che gli ha offerto un posto dove stare.
Redazione Web