SPECIALE ELEZIONI 2012 - Marco Zampieri (San Donato Milanese)

Il candidato sindaco della lista civica Insieme per San Donato, sostenuta dal Pdl e dalla lista San Donato 2012 è nato a Milano il 12 dicembre 1964, è sposato e ha tre figli.

È cresciuto a San Donato Milanese dove dal 1997 svolge l’attività di Medico di Medicina Generale. Ha iniziato nel 2007 il suo impegno politico candidandosi nella lista civica La città Domani; sempre dal 2007 ricopre il ruolo di Assessore ai Servizi Sociali e Sanità nel comune di San Donato. Per circa due anni è stato Presidente dell’Assemblea del Distretto Sociale Sud-Est di Milano a cui fanno capo altri 8 comuni; fino al 2011 è stato Presidente dell’Azienda Speciale Consortile ASSEMI, costituitasi come Ente strumentale delle Amministrazioni Comunali del Distretto Sociale Sud-Est di Milano. La sua più grande passione è la moto, in particolare la Ducati. Si candida con l’obiettivo di promuovere un’azione amministrativa con ampia partecipazione e trasparenza.

Perché i cittadini dovrebbero votarla?
Per la mia esperienza maturata in 5 anni di governo cittadino; questo mi permetterà di essere "operativo" fin dal primo giorno di insediamento. Ho lavorato nell’ambito sociale mettendo in evidenza la necessità di ricucire e sostenere il tessuto sociale che forma lo scheletro della città.

Come pensa di trovare nuove risorse finanziarie per il suo Comune, rispettando il Patto di Stabilità?
Ottimizzando la spesa corrente, investendo nella riqualificazione del patrimonio comunale per ridurre le spese di gestione, ridefinendo l'organizzazione dell'ente allo scopo di liberare risorse e valorizzare le professionalità presenti per l'assunzione di personale qualificato e ridurre così l'utilizzo di consulenti esterni.

Quali proposte prevede il suo programma per sfruttare l'onda lunga dell'Expo 2015?
Expo 2015 è un evento importante per San Donato. Per non subire solo i disagi, desidero porre particolare attenzione allo sviluppo delle infrastrutture utili alla città con l’organizzazione ed incentivazione di iniziative di "accoglienza" nel campi ristorativi, alberghieri, e con proposte culturali riguardante la storia della città.

Quali sono le iniziative per sostenere i servizi alla persona, con particolare attenzione alle fasce più deboli?
Un progetto su tutti: la costituzione di un servizio di residenzialità per le persone anziane non più autosufficienti con assistenza socio-sanitaria continuativa. Questo per mantenere più a lungo possibile le persone nella città dove hanno vissuto la loro vita.

Frammentazione urbana e isolamento di alcuni quartieri. Quale soluzione?
Sostenendo e promuovendo tutte le iniziative che sorgono spontanee dai cittadini che vivono il proprio quartiere. Proporremo di unificare i plessi scolastici sotto direzioni scolastiche "trasversali" in un confronto e verifica con una concreta e fattibile periodicità proponendo incontri nei quartieri con “la Giunta itinerante”.

Cosa cambierebbe nel PGT? Un esempio concreto.
Legando le singole iniziative già deliberate e in corso di realizzazione con un disegno unitario che investe le macro aree della città. Ricercherei un confronto franco e propositivo con i singoli operatori per cercare di dare maggior risalto all’housing sociale prevedendo accordi anche per gli interventi già in essere, al fine di dare maggiori risposte al bisogno abitativo delle classi sociali meno abbienti.