Un 30enne originario di Castelvetrano in provincia di Trapani ma residente con la famiglia da qualche anno a San Donato è stato arrestato nei giorni scorsi con la pesante accusa di omicidio. Secondo i Carabinieri sarebbe lui il responsabile della morte del 22enne Vincenzo Trovato, deceduto per dissanguamento nella notte tra l’11 e il 12 agosto al lido di Balestrate, in provincia di Palermo. Le indagini dei Carabinieri sono ancora in corso per far luce su quanto accaduto quella tragica notte. Molti, infatti, sono ancora gli interrogativi da sciogliere in relazione alla dinamica dell’accaduto. Stando a quanto ricostruito sin ora, il 30enne si trovava in vacanza in Sicilia e stava trascorrendo una serata in discoteca con amici, così come la vittima. L’omicidio sarebbe scaturito al culmine di un violento alterco tra i due uomini avvenuto per strada e, forse, iniziato poco prima nel locale: il 30enne sandonatese avrebbe afferrato un oggetto tagliente che non è stato ritrovato (non è chiaro se un coccio di bottiglia o un coltello) ed avrebbe colpito alla gamba il 22enne. Quel che è certo è che il fendente ha reciso l’arteria femorale, provocando il dissanguamento della vittima, morta tra le braccia degli amici. Gli inquirenti sono giunti al fermo del 30enne di San Donato grazie ai racconti di alcuni testimoni ed alle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Anche il movente resta avvolto nel mistero, sebbene, secondo i militari, il delitto si sarebbe consumato per futili motivi. Intanto il presunto assassino resta in custodia cautelare perché per gli inquirenti è concreto il pericolo di fuga. Dal canto proprio, attraverso il proprio legale, l'accusato ha fatto sapere di essersi solo difeso e di non aver utilizzato alcuna arma da taglio.