Appalto rifiuti a San Giuliano: Amsa vuole 5mln di euro di risarcimento

L’azienda era arrivata seconda nel bando e aveva presentato ricorso. Sul Comune pendono già i 4mln da pagare per i lavori commissionati da Genia in passato

Raccolta rifiuti

Raccolta rifiuti

Nubi fosche all’orizzonte per le casse del Comune sangiulianese, a seguito del maxi risarcimento da 5mln di euro che Amsa, nota società milanese che si occupa di igiene ambientale, ha chiesto all’Ente. Risale solo a pochi giorni fa la sentenza di primo grado del Tribunale di Lodi, che ha condannato il Comune di San Giuliano a pagare una cifra pari a 4mln di euro per alcuni lavori commissionati da Genia alla ditta Sister Scarl, di fatto mai saldati dalla multiservizi in liquidazione. Ora, nell’eventualità in cui dovessero essere accolte le istanze di Amsa, le finanze di San Giuliano riceverebbero un colpo da ko. La questione nasce in merito all’appalto del servizio di Igiene ambientale che, per una cifra pari a circa 42mln di euro, è stato vinto dalla ditta Sangalli ed ha visto Amsa seconda in graduatoria. Quest’ultima società, alla luce del piazzamento sfavorevole, aveva subito presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale (Tar), che nei mesi scorsi aveva congelato il bando. A seguito del ricorso presentato da San Giuliano al Consiglio di Stato, però, lo scorso 1° febbraio era stato dato il via libera, permettendo a Sangalli di iniziare a lavorare. A questo punto, però, Amsa è passata nuovamente alla controffensiva, avanzando una richiesta di risarcimento pari a 5mln di euro qualora il Tar dovesse confermare l’assegnazione del servizio a Sangalli. La sentenza del Tribunale era attesa per aprile, ma la nuova ingente richiesta presentata da Amsa, le cui motivazioni attualmente non sono state rese note, hanno fatto slittare tutto a giugno.
Redazione Web