Ricercato per terrorismo un marocchino 47enne che lavorava a San Giuliano
Di lui si sono perse le tracce da più di un anno, quando ha lasciato l’Italia dopo essersi fatto liquidare il Tfr. L’uomo comparirebbe in un video diffuso dallo Stato Islamico.
22 novembre 2016
Il marocchino abitava in un alloggio Aler a Bresso con la famiglia
Sembrava essersi integrato alla perfezione in Italia, con un alloggio Aler a Bresso e un lavoro regolare in una impresa di pulizie di San Giuliano. Eppure, a quanto pare nascondeva un pericoloso e inaspettato segreto. A.T., marocchino 47enne da anni in Italia, è infatti destinatario di un ordine di cattura internazionale perché sospettato di far parte delle fila dello Stato Islamico, all’interno del quale avrebbe addirittura raggiunto una posizione di alto livello. Lo hanno riferito nei giorni scorsi gli investigatori della Procura di Milano, che stanno tentando in tutti i modi di rintracciarlo dopo che, improvvisamente, ha lasciato l’Italia ed ha fatto perdere le sue tracce. Secondo gli investigatori che sono al lavoro sul caso, A.T. comparirebbe in un inquietante video diffuso dall’Isis all’indomani dei tragici attentati di Parigi, tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre del 2015. Nelle immagini si vedrebbe il 47enne intento a rivendicare gli attentati e minacciare l’Occidente, seguito poi dal figlio di 10 anni che ripete le esatte parole del padre. Secondo quanto ricostruito fin’ora dalla Procura, il nordafricano sospettato di terrorismo si sarebbe fatto liquidare il Tfr dal suo datore di lavoro, adducendo come motivazione la malattia della madre. Quindi, dopo aver ottenuto un prestito da una finanziaria, ha lasciato l’Italia. L’analisi dei tabulati telefonici ha permesso di ritrovare traccia del 47enne a inizio 2015 in Iraq, poi più nulla fino al video diffuso dallo Stato Islamico dopo i fatti di Parigi, e quindi ancora il nulla. Anche la sua famiglia, composta dalla moglie e due figli, è praticamente svanita nel nulla subito dopo la partenza da Bresso. Pur nella consapevolezza che dare esecuzione al provvedimento di carcerazione per A.T. sia particolarmente difficile, l’auspicio degli investigatori è che l’uomo venga immediatamente arrestato qualora dovesse far ritorno in territorio europeo.
Redazione Web
22 novembre 2016