San Giuliano: cascina Sesto Gallo è stata definitivamente sgomberata |Gallery|

Maxi operazione di bonifica del cascinale diroccato e del vicino ex centro sportivo di Borgolombardo, divenuti rifugio per senzatetto e spacciatori. 30 carabinieri in campo, allontanate tre persone. Gli accessi sono stati tutti chiusi

Il blitz era stato preparato nei giorni scorsi, con la chiusura definitiva del vicino sottopasso pedonale per mezzo di reti metalliche. Poi, nella mattinata di lunedì 27 gennaio, carabinieri e personale tecnico sono entrati a Sesto Gallo, cascinale diroccato sulla campagna di Borgolombardo al confine con la sandonatese via di Vittorio, per quella che si è annunciata come una definitiva opera di sgombero e bonifica. 

Divenuta rifugio di senzatetto, disperati, ma anche luogo di spaccio e ritrovo di pusher e relativi clienti, la costruzione rurale rappresenta da anni un “nervo scoperto” per San Giuliano, sin da quando l’azienda agricola che la animava ha cessato le sue attività, negli anni ’90. Da allora, si sono succedute occupazioni abusive, abbandono illecito di rifiuti e persino principi di incendio. Ora, però, grazie alla maxi operazione che ha visto sul campo ben 30 carabinieri, la polizia locale e numerosi operai, la situazione parrebbe essere destinata a cambiare una volta per tutte. 

Una volta giunti in loco, i militari hanno trovato tre persone, che sono state allontanate e denunciate per occupazione abusiva, sebbene tutto lascia pensare che gli occupanti fossero molti di più. Quindi il personale tecnico ha proceduto allo sgombero vero e proprio: gli spazi della cascina e il vicino ex centro sportivo di Borgolombardo erano stati trasformati in alloggi di fortuna, con tanto di materassi e relative reti, fili di panni stesi, vecchia mobilia, abiti, bombole di gas, avanzi di cibo e persino un televisore. I locali sono stati svuotati e tutto ciò che è stato rimosso sarà smaltito dalla ditta Sangalli. Poi squadre di muratori hanno lavorato all’interdizione degli accessi, murandoli e predisponendo reti metalliche permanenti, per scongiurare futuri accessi illegali. 

Grande la soddisfazione di Daniele Castelgrande, assessore sangiulianese alla Sicurezza, presente alla bonifica assieme al sindaco, Marco Segala. «Grazie alle segnalazioni – ha commentato l’assessore -, grazie ai vari tavoli di lavoro strategici cui abbiamo partecipato assieme alla proprietà, i carabinieri, La nostra polizia locale, i vari tecnici coinvolti per l'organizzazione di questa operazione, la protezione civile, le varie aziende coinvolte per ripulire l'area, si è potuto realizzare questo grande intervento. L’operazione ha portato all'allontanamento e al foto segnalamento dei vari senza fissa dimora che paradossalmente dimoravano proprio li, spacciatori e frequentatori di quel posto che era diventato davvero terra di nessuno. Il ringraziamento doveroso da parte mia va a tutti gli attori di questa operazione di bonifica. Ovviamente – conclude Castelgrande - non finirà solo con lo sgombero, bonifica e chiusura degli accessi d'ingresso, ma ci sarà un costante monitoraggio della zona».  
Redazione Web

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